Se Mazzarri dovesse mai dire chi, tra i suoi giocatori, sta dando più soddisfazione, sicuramente verrebbe nominato Alejandro Berenguer. E non si tratterebbe di mere simpatie, ma di affermazioni fondate, riguardo un giocatore che, sotto la sua guida, è cresciuto moltissimo tatticamente e mentalmente. Inevitabile pensare che l'arrivo di Simone Verdi possa finire per togliergli dello spazio, ma intanto è il navarro ad essere grande favorito per giocare titolare nel Monday night della terza giornata contro il Lecce.
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Torino, Berenguer è il grimaldello anti-Lecce: una scelta in pieno stile Mazzarri
Focus on / Reduce dal bel gol contro l'Atalanta, lo spagnolo va verso una maglia da titolare nel Monday night dell'Olimpico-Grande Torino
AFFIDABILE - Il suo più grande merito, per il tecnico, è l'affidabilità. Berenguer, oggi, è un giocatore poliedrico e calcisticamente intelligente, cresciuto anche da un punto di vista fisico e di resistenza, essenziale nel suo ruolo per poter reggere l'urto nei contrasti. E contro l'Atalanta l'ex Osasuna si è ritagliato un ruolo da protagonista, riuscendo a segnare il goal del 2-2 che ha permesso ai granata di tornare in partita immediatamente dopo la doppietta di Zapata. Senza quella rete - Mazzarri lo sa bene - la gara per il Toro non sarebbe stata la stessa.
EROE NON CONVENZIONALE - Di Berenguer si parla poco, ma è un giocatore che a Mazzarri piace moltissimo perché è il tipo di giocatore che dà il massimo senza parlare molto davanti alle telecamere, senza dire parole fuori posto: è l'esempio tangibile che in questo Toro non ci sono senatori a priori, ma solo gente che la maglia da titolare se la sta meritando. Per certi versi è un eroe atipico, che non ti aspetti, di quelli che non è alle luci della ribalta: fossimo in una rappresentazione greca, Berenguer sarebbe il deuteragonista, il secondo personaggio principale (insieme alla punta intesa come protagonista) dell'opera messa in atto dal tecnico.
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MERITO - In fondo è tutta una questione di merito. Niente di più, niente di meno. Mazzarri lo sostiene da tempo: se un giocatore a cui ha accordato fiducia gli restituisce una prestazione convincente, alla prossima occasione avrà più possibilità di trovare spazio. Questo regime di meritocrazia fa sì che lo spagnolo vada verso un'altra conferma da titolare, a discapito di un Verdi che ha dietro le spalle solo due settimane di lavoro con la squadra. Contro il Lecce, quindi, nessuna sorpresa se lo si vedrà in campo: sarà Berenguer il deputato a trovare le giocate di qualità che dovranno consentire al Torino di avere la meglio sul Lecce.
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