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gazzanet
"Trenta milioni spesi per rinforzare il centrocampo, solo uno il profilo cercato, voluto, strappato alla concorrenza dei cugini del Milan: Geoffrey Kondogbia è arrivato all'Inter, quest'estate, con il peso di chi sa di essere stato pagato tanto, e di dover dunque dimostrare la bontà dell'investimento.
"UN INSERIMENTO DIFFICILE - Oltre a Felipe Melo, infatti, è stato il classe '93 ex Monaco il vero colpo per il centrocampo interista: fisico possente, piedi educati - almeno così si diceva, un ottimo prospetto per il futuro. Sinora, però, Kondogbia ha deluso gran parte delle aspettative che Mancini e i tifosi avevano riposto in lui: disordinato in campo, poco preciso nei passaggi, il francese ha l'alibi di giocare in un ruolo non suo (col Monaco era 4-2-3-1, all'Inter 4-3-3), ma di fatto ci si aspettava molto di più da lui e dalla sua classe.
"OCCHI PUNTATI - Contro il Toro, Mancini potrebbe pensare seriamente di rispolverarlo nella formazione titolare, vista l'assenza per squalifica di Guarin. Tutti gli occhi, dunque, saranno puntati su Kondogbia e sulla sua prova contro i granata: un'altra gara incolore, significherebbe bocciatura per Mancini, che comunque non ha ancora esaurito la pazienza, considerando i tanti milioni spesi dalla società per portare il francese alla corte nerazzurra. Il francese, comunque, resta in ballottaggio con Brozovic per completare la mediana insieme ai sicuri del posto Felipe Melo e Medel.
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