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MILAN, ITALY - APRIL 14: Hakan Calhanoglu of FC Internazionale in action during the Serie A TIM match between FC Internazionale and Cagliari at Stadio Giuseppe Meazza on April 14, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Mattia Pistoia - Inter/Inter via Getty Images)
Il Torino domenica 28 aprile affronterà l'Inter neo campione d'Italia per la ventesima volta. Match molto importante per i granata, che sognano ancora di ottenere un posto in Europa sebbene il calendario sia molto complicato. Per riuscire a far punti a San Sito i granata dovranno riuscire ad arginare il temibile centrocampo dei nerazzurri, in cui spicca l'autorità tecnica di Hakan Calhanoglu.
Il turco ha disputato una grandissima stagione con la maglia dell'Inter. Tre anni fa il suo arrivo in nerazzurro (a parametro zero dal Milan) era stato accolto senza particolare entusiasmo, ma in poco tempo l'ex Leverkusen è riuscito ad imporsi nel ruolo di regista. Un'evoluzione costante che lo ha consacrato probabilmente come il miglior centrocampista della Serie A. Il turco guida la classifica dei marcatori nel suo ruolo: 11 gol, a pari merito con Koopmeiners dell'Atalanta. Non è finita qui però, perché Calhanoglu è anche il miglior rigorista nella storia del campionato di Serie A, essendo il giocatore con più marcature dagli undici metri tra quelli che hanno il 100% di realizzazione. Secondo per passaggi chiave dietro al solo Lobotka (1760), si è anche distinto per un prezioso lavoro anche in fase di interdizione (dati Kicket).
Ma domenica non ci sarà solo l'ex Milan a mettere in difficoltà il Toro perché Inzaghi in mediana può schierare anche altri due elementi di pregio come Henrikh Mkhitaryan e Nicolò Barella. Il primo è un cervello in costante funzione, il secondo è un'instancabile mezzala di grandissima corsa. Molte delle fortune dell'Inter in questa stagione sono passate anche dall'armeno e dall'ex Cagliari. Mkhitaryan è diventato un fedelissimo di Inzaghi, il tecnico non ha mai rinunciato a lui: lavoro di interdizione prezioso e una fase di impostazione notevole, giocatore che ha alzato la qualità di manovra dell'Inter, tanto da servire sette assist nel corso del torneo. Barella invece ha contribuito in maniera sostanziosa anche alla fase di non possesso. L'ex Cagliari non ha fornito il suo miglior contribuito in zona gol quest'anno (appena due messi a segno) ma ha fornito il suo apporto sotto molto altri aspetti del gioco nerazzurro.
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