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MILAN, ITALY - OCTOBER 26: Joao Mario (R) of Inter competes for the ball with Andrea Belotti of Torino during the Serie A match between FC Internazionale and FC Torino at Stadio Giuseppe Meazza on October 26, 2016 in Milan, Italy. (Photo by Maurizio Lagana - Inter/Inter via Getty Images)
L’infrasettimanale ha visto un Toro spento, e con poche idee, scendere in campo contro un'Inter che dalla sua non poteva perdere, ed infatti ha saputo vincere. Va tutto male ai granata di Mihajlovic, che sbagliano l’approccio alla partita, non trovando mai la via della porta nel primo tempo. Ed è la prima volta che capita in questo campionato. Una notizia, insomma: già, perché la squadra che ha tirato 0 volte nei primi 45' di San Siro è anche quella della media-tiri tra le più alte d’Europa, e possiede uno degli attacchi più prolifici del campionato. E allora, cosa è successo?
Per poter fare gol, bisogna creare l’occasione: il Toro è riuscito ad andare tantissime volte al tiro in questa stagione per la sua attitudine al pressing e grazie alla grande generosità da parte di ogni reparto nel pressare i portatori di palla molto alti, chiudendo contemporaneamente gli spazi. Bene: nella prima frazione di gara contro i nerazzurri, non è accaduta né una né l’altro cosa, con Banega e Joao Mario lasciati ad inserirsi senza grandi resistenze. L’attacco non ha avuto quei rifornimenti necessari a creare pericoli, con Iago avulso e con la lingua di fuori per la stanchezza, e Ljajic e Belotti isolati e lontani dal loro habitat naturale. La mediana ha passato i primi 45’ a rincorrere, senza idee ma anche senza tempi, accorciando in ritardo e con poca grinta, con Obi e Acquah davvero deludenti, e con la contemporanea spinta dei terzini .- che avevan fatto la differenza anche contro la Lazio - che non si è mai vista.
Un primo tempo, dunque, da incubo, per i granata, che ha di fatto indirizzato la partita verso il predominio nerazzurro, e al sigilllo della ripresa. E' il primo vero approccio sbagliato di quest'era Mihajlovic, il secondo se si conta la prima uscita col Milan: l'imperativo è mettersi alle spalle in fretta la sconfitta, tenendo bene e a mente il mantra ormai perpetuo del tecnico granata: "Se il Toro non gioca da Toro...."
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