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TURIN, ITALY - SEPTEMBER 24: Paolo Vanoli, Head Coach of Torino, looks on during the Coppa Italia match between Torino FC and Empoli FC at Olimpico Stadium on September 24, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Al termine della gara contro l'Inter, dopo aver parlato alle televsioni, Paolo Vanoli è intervenuto in conferenza stampa. L'allenatore ha risposto alle domande dei tanti giornalisti presenti nella sala stampa di San Siro e accreditati al seguito delle due formazioni. (Qui, invece, le sue dichiarazioni ai microfoni dei broadcaster).
23.39 Vanoli arriva in conferenza stampa.
Prestazione buona, ma tre sconfitte consecutive. I tifosi vi chiedono l'Europa, la dirigenza ha chiesto di battere i 53 punti di Juric?"Ci sono a disposizione sufficienti punti per superare i 53 punti. Dobbiamo guardare a una partita alla volta. Sono state tre sconfitte diverse. Quella che mi ha dato più fastidio è stata quella in Coppa perchè ci tenevamo tantissimo, poi abbiamo affrontato due squadre in forma come Lazio e Inter. Siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo migliorare. La linea difensiva dobbiamo aggiustarla, lo sappiamo, abbiamo cambiato tanti giocatori. Ma faccio i complimenti ai ragazzi perchè siamo rimasti in partita con grande spirito, lo spirito Toro che abbiamo dentro si vede e mi porta a fare i complimenti ai ragazzi".
Ci dà un aggiornamento su Zapata? "Dobbiamo aspettare gli esami strumentali, incrociando le dita. Sono preoccupato per questo e per i problemi in difesa allo stesso modo. Duvan è un giocatore importante, mentre dietro non possiamo prendere due gol così in area su colpi di testa. Ho sempre detto che dobbiamo crescere. Però stasera ho visto condizione e voglia soprattutto da chi è entrato. In un campionato, per fare cose importanti abbiamo bisogno di tutta la squadra".
Su Zapata ha l'impressione che sia una distorsione?"Non sono un medico, faccio l'allenatore, aspettiamo gli esami strumentali per avere certezze".
Ci puoi fare una sintesi su cosa ti piace e cosa non ti piace di questi primi quattro mesi al Toro?“Tante cose positive le vedo. Sono abituato a lavorare su quelle. Per quel che riguarda l’aspetto difensivo, sapevo che c’è un’organizzazione da migliorare. C’è chi è arrivato dopo e non conosce tanto bene la linea a cinque e qualcuno deve prendere un po’ di condizione. Abbiamo recuperato Vlasic che è uno che ci può fare cambiare marcia, un giocatore veramente importante. Anche Karamoh entrando oggi ha dato un contributo importante. Avere quattro punte ci è di aiuto. Mi spiace aver tolto Adams. Ho provato nel corso della partita a tenere dentro le punte e mettere la difesa a quattro, ma abbiamo incontrato una squadra schiacciante, che fa pressione soprattutto con i quinti, e allora ho rimesso la difesa a cinque per tamponare su questo”.
Lo spirito visto oggi è qualcosa da cui ripartire?"Negli ultimi dieci minuti per pressare l'Inter in casa sua in dieci vuol dire che si sta bene e si ha la testa giusta per fare qualcosa di importante. Siamo in un processo in cui stiamo diventando giocatori pensanti, e quando pensi troppo rallenti i meccanismi. Dobbiamo trovare quella fluidità che abbiamo avuto in dieci negli ultimi dieci minuti".
La verve di Masina che si è conquistato un rigore quanto può essere importante? "Molto, ma sono entrati bene tutti, da Vojvoda a Vlasic a Karamoh e Ilic. Stiamo lavorando su questo, gli infortuni sono dietro l'angolo e abbiamo bisogno di tutti. Sappiamo che c'è molto da lavorare, abbiamo preso due gol di testa. Ma soprattutto non deve succedere che un giocatore dell'esperienza di Maripan ci lascia in dieci con un fallo così".
L'atteggiamento basso dell'avvio era voluto? "L'avevamo preparata così, ma ci sono mancati i tempi di risalita. In questo senso dico che siamo stati troppo pensanti. Ho visto sicuramente una squadra compatta. Mi è invece piaciuto il modo con cui Vlasic e Karamoh sono andati a pressare con grande dedizione. Ai ragazzi per quanto fatto in dieci devo fare i complimenti".
Oggi ha lanciato Gineitis dal primo minuto, cosa pensa del ragazzo?"Ha qualità e doti, ma deve crescere in personalità e determinazione. Lui, come tanti altri, è un giocatore che ci può dare una grossa mano".
Come paragona l'Inter che ha vissuto lei con quella di oggi?"Non sono nessuno per fare paragoni, posso giudicare quello che abbiamo fatto noi, vincendo uno scudetto che ha spezzato l'egemonia della Juventus. Simone Inzaghi è di sicuro un altro grande allenatore".
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