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Inter-Torino 3-2, Vanoli: “Quella di Zapata sembrerebbe una distorsione al ginocchio”

Le parole di Vanoli dopo la sfida al Meazza di Milano
Redazione Toro News
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Al termine di Inter-Torino, gara valida per settimo turno di Serie A 2024-2025, Paolo Vanoli è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare la partita. Ecco le sue parole: "Zapata? "Incrociamo le dita. Sembrerebbe una distorsione al ginocchio. Poi adesso è presto e aspettiamo gli esami strumentali quando rientreremo domani".

Cosa ha pensato al momento dell'entrata di Maripan?"Un giocatore della sua esperienza non deve fare un errore soprattutto all'inizio della partita. Faccio grandissimi complimenti alla mia squadra. Soprattutto chi è entrato ha voluto dare qualcosa in più, anche in dieci. Dobbiamo migliorare la marcatura a uomo in area. È una difesa nuova e ci stiamo lavorando. Lo spirito è stato eccezionale ".

Qual è il vero valore del Torino?"Penso che questa squadra abbia dei valori. È da riassemblare perché sono cambiati tanti giocatori soprattutto nel reparto difensivo. Questo è un aspetto che dobbiamo migliorare. E poi dobbiamo crederci di più. Se facciamo una partita del genere in 10 e poi gli ultimi dieci minuti, come li abbiamo fatti, vuol dire che ci sono dei valori. Si questo ci dobbiamo lavorare ".

Hai dato un'identità precisa al Torino. Nelle ultime tre sono venute tre sconfitte. Come fai a dare continuamente a dare l'identità alla tua squadra dopo tre sconfitte? "Un allenatore deve essere bravo anche nelle sconfitte a far vedere ai giocatori che ci sono state tante cose positive e sulle cose positive bisogna sempre lavorarci. Sicuramente noi non ci siamo mai illusi quando eravamo prima in classifica. E non ci siamo neanche mai persi d'animo. In queste tre sconfitte, compresa quella di stasera se tu fai una prestazione in 10 contro una squadra veramente forte e rischi di pareggiarla, ci sono dei valori e la strada è quella giusta. Ripeto: tre anni di un calcio differente. Penso che oggi stiamo diventando pensanti per quello che dobbiamo fare. Questo rallenta un pochino le giocate, il percorso. Stasera in 10 hanno dimostrato l'organizzazione e l'idea continuando anche con un uomo in meno. Faccio davvero i complimenti ai ragazzi".

Gli automatismi scattano meno?"È normale, quando c'è un processo. Prima dell'espulsione secondo me siamo partiti un po' timorosi. Invece se vai a vedere gli ultimi 10 minuti come siamo andati a pressare alto in 10 contro 11 vuol dire che stai bene e che quando sei libero mentalmente fai qualcosa in più. È un passaggio. Sicuramente dobbiamo migliorare tutte le cose".

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