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Inter-Torino, perché sì e perché no: i granata sognano lo sgambetto alla capolista

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Due motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere l'avversaria di turno, in questo caso l'Inter di Simone Inzaghi

Silvio Luciani

INTER-TORO

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È una prova tanto difficile quanto stimolante quella che attende il Torino a San Siro (ore 18:30). I granata tornano in campo a tre giorni dalla vittoria contro il Verona per affrontare l'Inter capolista. Un match che per certi versi sembra proibitivo, visto il rendimento dei nerazzurri, che dopo il pareggio nel derby contro il Milan hanno vinto sei partite consecutive macinando gol, punti e prestazioni. I granata vengono da due successi, quelli contro Bologna e Verona, che hanno dato tranquillità e consapevolezza all'ambiente: fare il colpaccio a Milano sarebbe il miglior regalo possibile per i tifosi prima delle feste. Questi ed altri temi nel consueto 'perché sì e perché no': due motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere l'avversaria di turno, in questo caso l'Inter di Simone Inzaghi.

FIDUCIA

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PERCHÉ SÌ - L'eliminazione in Coppa Italia per mano della Sampdoria non scalfisce un'ottima settimana per i granata, che hanno ottenuto sei punti tra Bologna e Verona. Sono due vittorie che oltre ad aver permesso ai granata di guadagnare tre posizioni in classifica, rappresentano anche un'importante iniezione di fiducia. Il Toro si presenta a San Siro libero mentalmente, conscio dell'importanza del match, ma senza avere nulla da perdere. E questo può rappresentare un vantaggio.

SUPERIORITÀ

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PERCHÉ NO - I valori sono nettamente sbilanciati a favore dell'Inter: la squadra di Inzaghi è nel pieno di un momento di forma straordinaria e dopo una fase di rodaggio iniziale sta tornando a cannibalizzare il campionato. Miglior attacco con 48 gol fatti (2,6 di media a partita), seconda miglior difesa dopo il Napoli con 15 reti subite: numeri da capogiro, frutto del lavoro di Inzaghi che sembra essere riuscito a migliorare una macchina praticamente perfetta, capace di vincere il campionato lo scorso anno. Insomma, la partita perfetta potrebbe non bastare contro un'Inter così.

STORIA RECENTE

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PERCHÉ SÌ - L'Inter ha vinto le ultime due contro il Toro a San Siro dopo aver centrato le stesse vittorie nelle precedenti otto gare casalinghe (2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte). Un dato che racconta molto bene quanto i granata abbiano sempre dato filo da torcere ai nerazzurri, soprattutto al Meazza. Anche nella crisi dello scorso campionato, l'Inter fu costretta a rimontare due gol di svantaggio (grazie a decisioni arbitrali controverse) contro un Toro che avrebbe meritato di più per quanto visto nel corso della partita. Ora Juric vuole portare a casa anche un risultato positivo insieme alla prestazione.

ENERGIE

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PERCHÉ NO - Mentre il Toro ha avuto soltanto due giorni per preparare la sfida di San Siro, l'Inter ha potuto utilizzare due giorni di riposo in più avendo giocato venerdì a Salerno. Un fattore da non sottovalutare, soprattutto in questo momento della stagione, in cui i tanti impegni ravvicinati pesano sulle gambe e sulle teste dei giocatori.

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