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Inter-Toro: che carattere i granata!

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Grandissima partita dei granata, che tornano da Milano con un punto importantissimo in saccoccia. Resta molto rammarico perché avrebbero potuto essere due in più, ma prima del match credo che chiunque avrebbe messo la firma su un...
Giacomo Zanetello

Grandissima partita dei granata, che tornano da Milano con un punto importantissimo in saccoccia. Resta molto rammarico perché avrebbero potuto essere due in più, ma prima del match credo che chiunque avrebbe messo la firma su un pareggio, tenuto conto dell’avversario e del campo ostico: pensate che il Torino non segnava 2 gol a San Siro contro Inter o Milan dal dicembre 1985 (escludendo il successo per 3-1 contro i rossoneri nel Torneo Estivo del 1986). Continua così l’imbattibilità del Toro, giunta ora a sei partite: è attualmente la più lunga striscia senza sconfitte tra le squadre della Serie A. Quella granata sembra proprio essere una delle formazioni più in forma del momento.   MEGGIORINI SBLOCCATO – La più bella notizia della partita di ieri è la doppietta di Riccardo Meggiorini, la sua prima in Serie A: l’attaccante non segnava da 28 partite nel massimo campionato, dal settembre del 2011, e in quell’occasione aveva trovato la rete proprio contro i nerazzurri (Novara-Inter 3-1). In coppia con Barreto sembra essere rinato, e domenica nel finale ha sfiorato una storica tripletta.   OTTIMO POSSESSO PALLA – Veniamo ora all’analisi della partita: il Toro è entrato in campo con il piglio giusto, senza paura, convinto dei suoi mezzi e di poter fare risultato. Molto rilevante è il fatto che i granata non si siano persi d’animo dopo l’immediato vantaggio di Chivu, giunto dopo 4’36” – il gol più rapido incassato dal Torino in questa stagione. Interessante il dato nel possesso palla: nella prima frazione di gioco il Toro ha controllato il pallone per il 59% del tempo, effettuando quasi 100 passaggi in più degli avversari: giocare a San Siro sembrava non averli per nulla intimoriti.   BENE LA FASE OFFENSIVA – In questa rubrica si è spesso contestata la scarsa capacità del Torino nel trasformare la gran mole di gioco prodotta in occasioni da rete. Bene, ora le cose sembrano essere cambiate, e fondamentale pare essere stato l’arrivo di Barreto, uno che i movimenti delle punte voluti da Ventura li conosce a memoria. Pensate che il Torino in questa partita ha effettuato in totale 5 tiri nello specchio della porta, solo 3 volte ha fatto meglio quest’anno: contro Atalanta, Palermo e nella sfida d’andata con il Pescara, tutte avversarie di caratura nettamente inferiore rispetto all’Inter.   BIANCHI E LA PANCHINA – Il Toro è parso diverso nelle ultime due partite, con l’attacco formato da Meggiorini e Barreto: i due si prestano meglio al gioco voluto dal tecnico rispetto a Bianchi, che ieri è subentrato a partita in corso per la 15ª volta nell’era Ventura, solo la seconda tuttavia in questo campionato di Serie A. Il capitano del Toro è però parso in forma ed è andato vicino al gol ancora una volta, guarda caso, su cross di Birsa. Ventura tuttavia sembra non essere interessato ad adattare il suo gioco alle esigenze della punta bergamasca: Bianchi dovrà aspettarsi ancora tante altre panchine da qui alla fine della stagione?   DOLLY MENGA – Anche in questa rubrica vogliamo dare il benvenuto a Dolly Menga, con una breve presentazione di questo giovane esterno belga classe 1993. Il ragazzo vanta già 35 presenze in Jupiler League, condite da 4 reti; in questa stagione ha disputato 20 partite di campionato con la maglia del Lierse, 18 delle quali da titolare, segnando due reti. Menga vanta anche 4 gettoni con la Nazionale Under 21 del suo Paese. Che dire... In bocca al lupo Dolly!   Giacomo Zanetello 

(Dati forniti da Opta – )