Samuele Ricci è stato intervistato in esclusiva Rai dal ritiro della nazionale azzurra. Il centrocampista granata ha parlato delle sue impressioni sull'Italia e del suo modo di giocare con Spalletti, non facendo però mancare dei riferimenti al Torino e alle voci di mercato sul suo conto. Di seguito le sue parole.
Le Voci
Italia, Ricci: “I tifosi del Torino meritano qualcosa in più”
Italia, Ricci: "Noi dalla nostra sappiamo che abbiamo grandi qualità, tecniche e umane"
—Ricci ha spiegato come la Nazionale di Spalletti sia di alto livello, dentro e fuori dal campo: "Noi dalla nostra sappiamo di avere grandi qualità, tecniche e umane, che fanno la differenza; però poi parla il rettangolo verde, va dimostrato sul campo". Il centrocampista ha poi ribadito che la delusione dei recenti Europei non deve far mancare fiducia nel futuro azzurro che può contare su uno spogliatoio ora più che mai unito: "Sì, è un po' diverso, ma più o meno i giocatori sono gli stessi. Ci sono tanti millennials, ci conoscevamo già prima. La cosa importante è stata la parte che hanno quelli più 'vecchi': si sono sempre comportati benissimo, ci danno una mano e fa la differenza. Possiamo avere delle insicurezze sul campo, come è giusto che sia, però loro ci hanno sempre aiutato ad affrontarle. In allenamento c'è lo spirito giusto, lavoriamo per migliorare". Poi Ricci ha rimarcato ancora quanto sia importante lo spirito in nazionale: "Il valore del sacrificio all'interno di una squadra penso sia una delle cose più importanti, come è successo giovedì, le partite si possono complicare, non è da tutti portarle in fondo. Se non riesci a vincere, magari pareggi. Ci gratifica molto, significa che abbiamo quel valore. Ora bisogna lavorare e pensare a Israele".
Italia, Ricci: "Lavoro tanto sul posizionamento, anche con Vanoli"
—Ricci è stato successivamente interrogato sulla partita contro la Francia, la partita che in azzurro più ha messo in mostra le doti calcistiche del centrocampista del Toro: "Questo è un po' il calcio. Magari fai 100 partite, poi ne viene considerata solamente una. Ci siamo trovati subito uniti, c'è stata una grande prestazione da parte di tutta la squadra, per me era la prima dopo l'Europeo mancato. Certe partite con certi giocatori devi giocare in maniera differente. Ho pensato a fare ciò che sapevo, al mio meglio, senza strafare ed è andata bene così". Il centrocampista ha poi fatto un breve excursus sulle sue caratteristiche: "Spalletti mi ha detto di guardarmi alle spalle spesso, è molto importante. Può fare la differenza, poi uno deve essere già predisposto a un certo tipo di gioco. Non si allena come altre cose l'essere centrocampista, comunque ho lavorato molto sul girare la testa: tante volte non basta neanche guardare due volte, devi farlo il doppio. È una cosa che mi hanno insegnato". Ma non solo Spalletti, perché, nel descriversi, Ricci ha fatto anche riferimento, con un cenno di gratificazione, a Paolo Vanoli, tecnico del Torino: "Devo ancora migliorare su tantissime cose. Ho già fatto il mediano in passato, ma devo migliorare il posizionamento, che fa tantissimo la differenza. Anche con Vanoli lavoro molto su questo, mi manda dei video, molti di Rodri. Lì si vede la stoffa del grande giocatore, anche su piccole cose, che però fanno la differenza, e il posizionamento è una di queste".
Italia, Ricci: "Il Torino è un club importante con una storia che quasi nessuno ha"
—Citando Rodri, Samuele Ricci ha speso delle parole anche sulle voci di mercato che lo hanno visto più volte accostato a club come Manchester City e Milan: "Sicuramente fa tantissimo piacere, ma ho imparato a conoscere un po' il calcio. Quando le cose vanno bene vieni accostato a questi club e gratifica perché significa che il lavoro è quello giusto, la strada è quella giusta". Il centrocampista granata ha poi concluso parlando del Torino e dei tifosi granata: "Meritano qualcosa in più, è un club molto importante con una storia che quasi nessuno ha e quindi giustamente i tifosi sono esigenti. Noi è giusto che li ripaghiamo degnamente".
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