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FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 04: Andrea Belotti (L) and Mario Balotelli of Italy react during an Italy training session at Centro Tecnico Federale di Coverciano on September 4, 2018 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
La nazionale Italiana è probabilmente ai suoi minimi storici. Oltre che di risultati, di qualità tecnica. Lo fa pensare il match contro la Polonia, terminato con un pareggio che alla fine sta bene all’Italia. Gli azzurri sono stati autori di un brutto primo tempo, pieno zeppo di errori, terminato sullo 0-1 per un avversario sulla carta più forte (giocatori come Zielinski e Lewandowski, l’Italia ad oggi non li ha) ma comunque in via di ricostruzione dopo un Mondiale finito male. Nella ripresa c’è stata quantomeno una reazione di carattere che ha portato al gol del pari firmato da Jorginho su rigore. Seguita soprattutto agli ingressi in campo di Belotti e Chiesa.
Belotti ha sostituito un Balotelli fuori condizione. Si è visto un giocatore lento, sovrappeso e statico cedere il posto ad un giocatore quantomeno generoso, voglioso, che lo vedi ripulire l’area su una palla inattiva a sfavore e dieci secondi dopo essere il primo a portare il pressing sul giro palla difensivo. Belotti è entrato anche nell’azione che ha causato il rigore per l’Italia. Un buon segnale per Mazzarri, che ha visto un giocatore in buona forma mettere minuti nelle gambe. Ad oggi Belotti merita di essere il centravanti titolare dell’Italia più di Balotelli (che qualcuno in estate aveva accostato al Torino) per un semplice motivo: già non si naviga nell’oro in quanto a qualità. Almeno giochino coloro che sono in forma, che garantiscono novanta minuti e che sono pronti a sputare sangue per la maglia azzurra.
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