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- Redazione TORONEWS
Juric aspetta un segnale da Zaza: “Buon giocatore, può diventare determinante”
Si chiuderà con un tour de force il 2021 dei granata, attesi da quattro partite nel giro di undici giorni: dalla sfida di domenica contro il Bologna a quella di mercoledì 22 contro l'Inter, in mezzo la trasferta di Coppa Italia con la Sampdoria (giovedì 16) e l'ultimo appuntamento casalingo dell'anno contro il Verona. Servirà dunque il contributo di tutta la rosa, anche di quel Simone Zaza che fino ad ora si è dovuto accontentare delle briciole. L'attaccante di Policoro ha sicuramente pagato l'infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori per le prime sette giornate, ma anche al suo rientro ha trovato pochissimo spazio: solo sei spezzoni da subentrante per l'ex Valencia, in campo per un totale di appena 97'.
TRE PER UN POSTO - La concorrenza di Belotti e Sanabria non ha sicuramente aiutato, così come il credo tattico di Juric di schierare una sola prima punta al centro dell'attacco. Con tre giocatori per un solo posto a disposizione, il più penalizzato è stato proprio Zaza. Ora però la situazione potrebbe cambiare: Belotti starà fuori a lungo e con un tour de force in arrivo sarà fondamentale gestire al meglio le forze a disposizione. Già contro il Cagliari c'è stato più spazio per il lucano, che ha potuto giocare una mezzora abbondante per la prima volta in stagione. In Sardegna Zaza non ha sicuramente brillato particolarmente, sbagliando anche almeno una ghiotta occasione per segnare il gol della vittoria (colpo di testa alto su assist di Praet da ottima posizione), ma va riconosciuto che giocando così poco non è mai facile farsi trovare pronti e subito lucidi.
OTTO MESI A SECCO - Ora però servirà una svolta, anche e soprattutto sul piano realizzativo. Dopo la sfida contro il Cagliari sono arrivate parole di stima da parte di Juric, che si aspetta un segnale dal centravanti: "Zaza è entrato bene, è un buon giocatore che può diventare importante e determinante". In assenza di Belotti e con un Sanabria fermo a due gol in quindici partite, servirà dunque un contributo sotto porta. Da questo punto di vista Zaza non se la passa benissimo: l'ultimo sigillo risale al 18 aprile contro la Roma, quasi otto mesi fa. Con più spazio a disposizione il lucano avrebbe però le sue chance per riscoprirsi determinante: l'avventura di Zaza sotto la Mole non è stata particolarmente brillante né fortunata, ma agli ordini di Nicola sono stati suoi alcuni dei gol più pesanti per la salvezza granata (doppiette con Benevento e Sassuolo, gol vittoria contro la Roma). Con quattro partite in undici giorni le occasioni non dovrebbero mancare: starà a Zaza saperle cogliere per dimostrare di poter ancora dare un contributo.
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