Due squadre ben messe in campo hanno dato vita a un Monday Night piacevole e godibile. Ivan Juric ha sfruttato il fattore campo e ha sconfitto Luca Gotti. Il Torino è passato 2 a 1, non senza qualche difficoltà, sull’Udinese. Le statistiche testimoniano che il match dell’Olimpico-Grande Torino è stato equilibrato. L’arma in più dei granata dal punto di vista tattico, come ha convenuto Gotti in conferenza stampa, sono stati i lanci millimetrici di Vanja Milinkovic-Savic, decisivo della gara di ieri sera. Il portiere serbo ha messo in difficoltà la retroguardia friulana, ostacolando l’intento di Gotti di alzare la linea difensiva guidata da Nuytinck.
Il tema
Juric batte Gotti: il Torino ha un’identità e imbriglia il gioco dell’Udinese
Il confronto tra i due tecnici premia il granata: è stata una bella partita nella quale il Torino ha sfruttato i suoi punti di forza
CAMBIO MODULO - L’Udinese ha faticato a trovare il baricentro giusto e questo è stato merito del Torino, squadra che rende difficili le partite di tutti gli avversari, soprattutto tra le mura amiche. Il gioco di Juric, fatto di intensità e di aggressione alta, toglie il fiato e anche i bianconeri hanno faticato a sviluppare una manovra ariosa. Sono infatti mancate assistenze “pulite” agli attaccanti. In tutto questo l’Udinese, come avevamo ampiamente sottolineato su queste colonne nei giorni d’avvicinamento al match, è in una fase di trasformazione tattica. Sotto la Mole ha iniziato con il 3-4-2-1, poi dopo il 2 a 0 ha cambiato strategia tattica, inserendo Arslan e togliendo Nuytinck e piazzandosi a quattro dietro.
SCELTE - Queste trasformazioni tattiche dell’Udinese hanno messo in evidenza una cosa: il Torino ha un’identità più definita al momento dei bianconeri e proprio grazie a queste idee più consolidate i granata hanno portato a casa il bottino pieno. Juric ha ancora una volta dimostrato di puntare su tutti: Vojvoda titolare è stato sorprendente (QUI LE SUE DICHIARAZIONI). Inoltre, ha potuto cambiare tutto il reparto offensivo in corso d’opera: ha inserito il più muscolare Linetty quando la battaglia per la difesa del 2 a 0 si faceva ardita e poi ha tolto Brekalo e Belotti per Pjaca e Zaza nello sprint conclusivo. Due slot con due cambi per slot: una regolarità organizzativa notevole per un Torino bravo a vincere una bella partita contro un avversario tutt’altro che arrendevole.
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