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Juric-Cairo: dopo il confronto a Milano cresce la sintonia, in attesa dei fatti

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Il rapporto tra Ivan Juric e la società granata al termine della prima parte del campionato

Beatrice Andreello

"Ci sta che all'inizio la società non mi abbia seguito, volevano misurarmi, perchè il presidente arrivava da anni con grandissimi investimenti e pochi risultati. Ora, forse si sta convincendo". Ivan Juric è uscito da San Siro sereno e sorridente nonostante l'amaro in bocca per l'ennesima sconfitta per 1-0 contro la grande. Perchè il tecnico granata ora ha la sensazione di aver conquistato la fiducia del club. Anche contro l'Inter il Torino ha giocato un'ottima partita, senza concedere troppo agli avversari e dando il massimo su ogni pallone, il che rispecchia anche il cambiamento che in questi mesi i granata hanno sviluppato e su cui stanno ancora lavorando. Che il rapporto tra la società granata di Urbano Cairo e Ivan Juric sia sulla buona strada ormai è chiaro, nonostante le numerose frecciatine del tecnico: dopo la tensione di inizio estate la conoscenza reciproca sta crescendo e ora i presupposti per un ciclo interessante sembrano essere sempre più solidi.

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RAPPORTO CON LA SOCIETÀ - Juric ha messo spesso in risalto la differenza tra quanto accaduto a Verona, dove "mi hanno seguito fin dal primo mercato, permettendomi di concretizzare le mie idee" e quanto invece è successo a Torino, dove a suo dire nel mercato estivo le sue idee non sono state seguite a sufficienza. A San Siro, però, c'è stato un confronto in cui le parti si sono spiegate mettendo da parte i contrasti. Il tecnico ha dimostrato con i fatti di aver varato un progetto tecnico credibile per la sua idea di calcio interessante e per la sua capacità di farsi seguire dai giocatori, la società ha promesso supporto per quanto possibile. "Forse adesso anche il presidente è stracontento, vede tante cose belle, e sta capendo che dobbiamo fare cose ancora più belle insieme. Spero che cerchino insieme a me di migliorare le cose", le parole di Juric al termine del confronto con Cairo.

IL FUTURO - Le parti sono sulla buona strada per trovare un punto d'incontro, che consiste nella filosofia basata sugli investimenti per giovani promettenti su cui lavorare per creare valore. E il tecnico croato spera che il primo passo "insieme" sia il mercato di gennaio: nella sessione estiva non si è partiti con il piede giusto, ma sono comunque arrivati ottimi giocatori - si pensi a Praet, Pjaca e Pobega. Ma la sessione invernale, potrebbe essere il momento della svolta per dare al Toro quel qualcosa che gli manca, soprattutto in fase offensiva, senza tralasciare la presenza di Warming, che nella gara contro l'Inter ha saputo convincere. Il rapporto tra Juric e la società, quindi, sembra volgere verso il sereno: il miglioramento della squadra in questa prima parte di campionato potrebbe essere la spinta verso il miglioramento anche dei rapporti interni, per rimediare anche agli "scontri" a distanza che ci sono stati tra allenatore e presidente - basti pensare alle parole di Juric nella conferenza stampa della gara con il Bologna. Il mese di gennaio, tra campo e mercato, dovrà rendere ancora più solido il rapporto.

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