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FLORENCE, ITALY - JANUARY 21: Ivan Juric manager of Torino FC looks on during the Serie A match between ACF Fiorentina and Torino FC at Stadio Artemio Franchi on January 21, 2023 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Nel primo tempo della sfida del "Franchi" Ivan Juric ha letteralmente portato a scuola Vincenzo Italiano. Il Torino ha dominato contro la Fiorentina dimostrandosi superiore dal punto di vista tattico. Nella ripresa, come era preventivabile, la Viola ha premuto di più sull'acceleratore ma, esclusi i pericoli nel finale, non ha mai messo veramente alle strette i granata. Le famose coppie che Juric vuole sempre vedere in campo hanno inibito la Fiorentina. Il centrocampo muscolare della squadra di casa, composto da Amrabat e da Duncan, è stato surclassato da quello del Torino. La Viola, a causa dell'aggressione alta del Torino, non è mai riuscita a costruire dal basso e quando ci ha provato ha perso palloni sanguinosi che hanno dato ottime opportunità al Toro (vedi il gol di Miranchuk, nato da un errore grossolano di Amrabat). E poi le scelte di Juric hanno reso ancor più efficace la sua squadra. Adopo dal 1' davanti alla difesa ha di fatto svincolato Ricci dal ruolo di schermo e gli ha permesso di alzarsi di più rispetto al solito; quando infatti gioca Lukic, è il serbo ad avere il compito di seguire l'azione offensiva granata, mentre ieri sera, sabato 21 gennaio, la presenza di Adopo ha permesso a Ricci di giocare qualche metro più in su e questo ha spostato gli equilibri nella gara. L'ex Empoli con le sue verticalizzazioni ha messo in crisi la linea difensiva della Fiorentina. In questo suo compito Ricci è stato favorito da Seck, schierato dal 1' come prima punta; infatti, l'ex Spal ha dettato la profondità con una costanza incredibile e già dopo pochi minuti ha visto annullarsi il gol dello 0 a 1 per una questione di pochissimi centimetri.
In altre parole, Juric non ha sbagliato alcuna scelta nell'arco dei novanta minuti del "Franchi" di Firenze. Aver puntato dal 1' su Adopo in mediana e su Seck davanti a Vlasic e Miranchuk è stato vincente per le ragioni pocanzi esposte (e forse entrambi avrebbero fatto comodo anche contro lo Spezia). Come riferito nei giorni d'avvicinamento alla gara, la Fiorentina si è dimostrata poco qualitativa nella mediana e questo cozza con il tentativo di Italiano di comandare il possesso. Contro un avversario aggressivo e ben organizzato come il Torino, la strategia tattica della Fiorentina è collassata immediatamente. Gli accorgimenti della ripresa hanno un po' giovato, ma anche in questo caso la reazione di Juric è stata pronta ed efficace. Italiano ha tolto uno spento Biraghi per Terzic e poi ha soprattutto inserito Jovic e Gonzalez per Amrabat e Saponara; questo duplice cambio del 53' ha aumentato il peso offensivo della Fiorentina, apparsa in effetti molto leggera in attacco (non bastano le lunghe leve di Kouame). Il tecnico viola ha anche pescato Barak per Duncan a metà ripresa. Juric, dal canto suo, ha rinfrescato la squadra nei momenti di maggior pressione della Fiorentina. Perfetti quindi gli ingressi di Linetty e Sanabria per Adopo e Seck nell'ultimo segmento di partita, obbligato invece quello di Zima per Djidji, che comunque non ha cambiato nulla dal punto di vista tattico.
Un ultimo aspetto riguarda il secondo tempo. Detto del dominio sul piano del gioco del Torino nella prima frazione, la ripresa è stata di contenimento. I granata l'hanno vissuta sapendo anche soffrire tutti e undici insieme e anche questo è un pregio di una squadra che vuole crescere. Le mosse di Juric hanno dato energie fresche in zone chiave del campo e per buona parte della ripresa i granata si sono difesi con ordine anche se con un po' di affanno. Ecco quindi che la fotografia perfetta della partita la scatta proprio Juric in conferenza stampa: "Nel secondo tempo c'è stata quella sofferenza giusta. Tutti hanno dato il massimo per portare il risultato a casa. Oggi è stata una partita che mi ha dato tante emozioni, nel gioco soprattutto nel primo tempo e nel secondo a livello di sacrificio" (LEGGI QUI). Ma un aspetto meno positivo c'è ed è ancora una volta la gestione dei minuti finali. La Fiorentina ha avuto due limpide occasioni, ma prima Zima e poi Milinkovic-Savic hanno fornito salvataggi provvidenziali. Ancora una volta, dunque, è da rimarcare che nei finali la gestione di gara va migliorata.
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