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Juric con l’uomo in meno argina Italiano. Ma non sfrutta tutti i cambi

Juric con l’uomo in meno argina Italiano. Ma non sfrutta tutti i cambi - immagine 1
Il confronto tra Ivan Juric e Vincenzo Italiano dopo lo 0 a 0 maturato allo stadio “Olimpico-Grande Torino” sabato 2 marzo
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

“Devi fare gol”. Così Ivan Juric ai microfoni dei media al termine della partita pareggiata 0 a 0 contro la Fiorentina. “Devi fare gol” è, purtroppo per i granata, un mantra al contrario di questa stagione. Del resto, nelle “tre migliori partite stagionali”, a detta del tecnico croato, sono arrivati due zero sotto la colonna gol fatti e in 270 minuti è stato siglato un gol (Zapata) ed è stata provocata un’autorete (Huijsen). Anche nella serata di ieri, sabato 2 marzo, il Torino ha giocato un buonissimo primo tempo e per mole di gioco si è dimostrato superiore alla Fiorentina di Vincenzo Italiano. Nella ripresa ha avuto il merito di non mollare nonostante l’inferiorità numerica e di restare sul pezzo, coprendo gli spazi e mettendo in vetrina i limiti della Viola. Si può dire che anche con Lazio e Roma i cali non erano stati così vistosi nei secondi tempi, tanto che a decidere i match furono nel primo caso gli unici due tiri verso la porta dei biancocelesti mentre nel secondo le prodezze di uno dei pochi veri campioni della Serie A (Dybala) e una fase di appannamento tra secondo e terzo gol lunga poco più di 10 minuti.

Masina terzo, Rodriguez a tutta fascia: la scelta iniziale di Juric

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Le scelte di Juric dal 1’ sono state abbastanza sorprendenti, soprattutto per quanto concerne Masina e Rodriguez, quindi la corsia di sinistra. Masina è stato piazzato come terzo, al fianco di Buongiorno e di Djidji, mentre Rodriguez è stato reimpiegato come quinto a tutta fascia. L’altra scelta del primissimo segmento di gara che ha un po’ mischiato le carte in tavola e alla lunga si è fatta sentire ha riguardato Ilic, che si è presto infortunato. Al 9’ è stato costretto a entrare Ricci e uno dei tre slot è stato bruciato. Ricci è entrato in mediana vicino a Linetty ma la sua partita è durata meno di un tempo perché già prima del duplice fischio è stato espulso per una doppia ammonizione che ha fatto e farà discutere. Durante l’intervallo, giustamente, Juric ha deciso di coprirsi: dentro un altro mediano, il quarto di serata, il lituano Gineitis, e fuori Sanabria. È stato abbastanza semplice per Juric togliere Sanabria perché la prestazione offerta dal sudamericano è stata nuovamente insufficiente.

Due slot bruciati con due cambi nel finale: niente Lazaro e Okereke

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Si può invece discutere sulla gestione delle altre tre sostituzioni della ripresa. Ne ha effettuate due in due minuti tra il 39’ e il 41’: fuori Zapata e dentro Pellegri, fuori Linetty e dentro Sazonov. Quest’ultima mossa è stata una diretta risposta all’ingresso nella Viola di Nzola per Bonaventura nell’assalto finale con l’uomo in più. Però, facendo due sostituzioni in due minuti Juric si è precluso l’opportunità di sfruttare tutti e cinque i cambi, il che di per sé non è un peccato, come tante volte detto su queste colonne (c’è l’opportunità di fare cinque cambi, non l’obbligo), però ieri con l’uomo in meno per tutto il secondo tempo si sono spese molte energie e una sostituzione in più poteva anche tornare utile (pensiamo a Lazaro sulla sinistra per Rodriguez o a Okereke sotto punta). Nemmeno le sostituzioni di Italiano hanno spostato gli equilibri: a inizio ripresa fuori Arthur e un impalpabile Beltran, dentro Lopez e Barak. Poi, ha puntato su Mandragora, Ikonè e Nzola. Anche in questo frangente un appunto. Con la superiorità numerica in essere da inizio ripresa uno come Nzola al fianco di Belotti era lecito attenderselo un attimo prima.

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