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Juric e quel “tanta roba” a fine allenamento: contento dell’approccio al ritiro
L’avventura del Torino a Pinzolo è iniziata ieri, lunedì 17 luglio. Un allenamento di più o meno ottanta minuti di fronte a circa duecento tifosi. L’espressione più importante di Ivan Juric captata dalle tribune è stata “tanta roba” ed è stata detta praticamente al termine dell’allenamento. Il tecnico è apparso molto soddisfatto del lavoro svolto dai suoi giocatori. Ha apprezzato il ritmo e anche l’abilità con la quale hanno recepito le istruzioni. Juric e il suo staff hanno suddiviso la squadra in due gruppi (granata contro bianchi) e hanno insistito sulle fasi di possesso palla e di recupero della sfera. Sono stati modificati in corso d’opera gli spazi di azione (dapprima da una trequarti all’altra, poi in una cinquantina di metri con anche i portieri) ma l’obiettivo era sempre il medesimo e dall’espressione finale di Juric sembra che i suoi giocatori l’abbiano soddisfatto. Ha spesse volte insistito sul concetto di triangolazione e ha più volte stimolato il movimento senza palla dei suoi. Inoltre, sebbene l’esercitazione fosse senza gol, Juric ha richiesto di mantenere quanto più possibile la posizione in modo tale da abituarsi alla gestione della propria porzione di campo.
Non a caso gli schieramenti del possesso palla hanno rispecchiato ipotetici undici. Da una parte i bianchi: Vanja; Dembele, Zima, Buongiorno, Rodriguez; Kone, Ilic, Ilkhan; Karamoh, Sanabria, Savva. Dall’altra i granata: Gemello; N'Guessan, Schuurs, Antolini; Singo, Linetty, Gineitis, Vojvoda; Seck, Radonjic; Pellegri. A inizio esercitazione bisogna anche segnalare che Ilkhan è rimasto fuori e nel 10 contro 10, comprendente i due portieri, Linetty con la pettorina arancione stava con chi aveva il pallone tra i piedi. Nell’ultima parte del possesso palla Rodriguez ha lasciato il posto a Warming per fare una fase di corsa sul campo secondario, tutto secondo i piani essendosi riunito soltanto ieri con la squadra; di conseguenza, Juric ha un po’ rimescolato le carte ma la morale non è cambiata. I punti venivano garantiti da un possesso del pallone pari o superiore ai 20 secondi e a scandire l’incedere del tempo, anche lui incitato da Juric, era mister Matteo Paro. Insomma, il primo approccio a Pinzolo è stato all’insegna del pallone, del possesso, delle giocate nello stretto e del ritmo. Tanti ingredienti hanno soddisfatto Juric. E dall’espressione finale (“tanta roba”) si può ripartire oggi, martedì 18 luglio, per il primo giorno con doppia seduta.
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