Il 12 dicembre il croato Ivan Juric surclassò il serbo Sinisa Mihajlovic (LEGGI QUI). Il Torino dominò in lungo e in largo contro un Bologna che al tempo navigava in dolci acque di classifica (oggi i felsinei sono calati e devono guardarsi più alle spalle che davanti). Il derby dei Balcani diede ragione al granata che vinse 2 a 1, ma il punteggio non fu del tutto veritiero, considerato che i piemontesi avrebbero meritato una vittoria ben più rotonda. Sarà il nono incontro tra Mihajlovic e Juric e il bilancio è di sostanziale parità. In caso di successo del croato la parità sarebbe sostanziale. Al momento, infatti, sono due le vittorie di Juric, tre quelle di Mihajlovic e gli altri tre precedenti sono finiti in parità. Juric, ad esempio, non riuscì mai a sconfiggere il collega nelle due stagioni all’Hellas Verona, rimediando tre pareggi e una sconfitta. La sua altra vittoria risale ai tempi del Genoa, quando batté il Torino di Mihajlovic.
Il Tema
Juric per ripetere il trionfo dell’andata: con Mihajlovic può pareggiare i conti
Nona sfida tra il croato e il serbo. Fin qui tre successi per Miha, tre pareggi e due vittorie per il granata, tra cui quella di dicembre
AGONISMO - Juric e Mihajlovic si assomigliano per l’agonismo con il quale interpretano il ruolo di allenatori. Entrambi hanno legato una grossa fetta della loro avventura calcistica, quando ancora calcavano i campi, all’Italia (anche se Mihajlovic raggiunse il Bel Paese dopo aver vinto tutto con la Stella Rossa), e proprio in Italia hanno deciso di rimanere per allenare. Mihajlovic ha regalato sul rettangolo verde alcune straordinarie perle, essendo dotato di un calcio sublime che in tanti ancora oggi invidiano e rimpiangono. Meno qualità per Juric: rognoso mediano che ha disputato un'onorevole carriera, lasciando un bel ricordo nelle piazze in cui ha giocato, su tutte quella del Genoa.
PAROLE AL MIELE - L’agonismo è perciò la parola chiave quando si parla di questi due tecnici. Il loro personale derby dei Balcani è sempre stato contraddistinto dal fair-play e dal rispetto reciproco. Bisogna ricordare a distanza di due anni e mezzo la dichiarazione di Juric prima di un Hellas-Bologna. Riferendosi al collega, che a sorpresa nel mezzo delle cure per la leucemia si presentò in panchina, il croato disse: “La scelta di venire in panchina dimostra il suo coraggio, il coraggio di mostrare la malattia. Una volta di più Mihajlovic dimostra di essere un grande uomo. Sono sicuro che vincerà la sua battaglia”. Anche il serbo ha sempre speso parole al miele nei confronti di Juric, non ultime quelle al termine del match d’andata, con le quali indirettamente ha certificato l’ottimo lavoro del croato: “Non abbiamo mai giocato, abbiamo perso meritatamente. Avevamo preparato la partita in un altro modo, il Torino è stato superiore in tutto” (LEGGI QUI). Sarà dunque un bel duello a distanza tra due tecnici accumunati dalla terra d'origine, dall'Italia e dal grande carisma.
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