L’inserimento di Valentino Lazaro per Wilfried Singo ha portato in dote al Torino un assist al bacio per la rete in avvitamento di Antonio Sanabria. Dalla panchina il tecnico granata Ivan Juric ha pescato la freccia giusta per pungere la retroguardia del Sassuolo e per evitare una sconfitta beffarda. Non era scontato togliere Singo. L’ivoriano ha disputato una buona prima frazione macchiata dal grave errore in occasione del gol di Pinamonti. Il cambio è quindi stato coraggioso, ma il rientro di Lazaro è immediatamente risultato importante. L’ex Inter ha infatti confermato di avere delle capacità tecniche superiori rispetto a tutti gli altri esterni granata (“Ha la capacità di fare ottimi cross, oggi era simile a quello di Salerno. La stoppa, guarda in area e la mette bene” ha detto Juric). Sugli altri cambi niente da eccepire. L’unico appunto riguarda Nikola Vlasic, impalpabile anche a Reggio Emilia e tenuto in campo 90’. Il croato meritava di uscire, mentre è stato tolto a 10 minuti dalla fine Radonjic per Miranchuk. In tal senso, si poteva agire in altro modo dalla panchina.
Il tema
Juric rimonta Dionisi: un cambio azzeccato e squadra sistemata all’intervallo
Tatticamente il Torino l’ha preparata così: i meriti di Juric
—La posizione di Ricci è stata per lungo tempo più avanzata del solito e l’ex Empoli si è trovato a giocare più avanti rispetto a Linetty. Il gioco delle coppie di Juric ha portato il polacco a seguire Frattesi, il centrocampista più mobile e più offensivo dei neroverdi. Nel primo tempo il Torino ha sfruttato al meglio questa situazione tanto da inibire quasi completamente la luce del Sassuolo, ovvero Lopez. I granata hanno tenuto il pallino del gioco per lunghissimi tratti della prima frazione e hanno costretto il Sassuolo a un ritmo insolitamente basso, che non gli ha permesso di azionare sulle corsie esterne Berardi e Laurienté. Gli emiliani hanno iniziato male la partita e questo è stato dettato da un Torino aggressivo e con le idee chiare. Tra le cose migliori da segnalare c’è stato il movimento dei tre attaccanti e anche Juric ha evidenziato tale aspetto soffermandosi su Sanabria: “Abbiamo lavorato su questo movimento per stare più davanti e sta facendo tanti altri gol, come anche con la Juve. Aspetta meno indietro e sta davanti”. I tre hanno dialogato con precisione e tanta qualità, permettendo al Torino di sfiorare più di una volta il vantaggio. Il canovaccio del match è certamente cambiato dopo il gol di Pinamonti sulla corta respinta di Milinkovic-Savic e sulla dormita in ripiegamento difensivo di Singo. Da quel momento la partita si è riequilibrata e il Sassuolo ha ritrovato la sua briosità nella manovra (emblematica l’azione in ripartenza per il gol annullato di Laurienté). Tutto sommato questo livellamento si è visto anche nel corso della ripresa, durante la quale il Torino ha pareggiato con Sanabria.
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Il bilancio resta in perfetta parità tra Dionisi e Juric
—Juric ha sottolineato come la mezz’ora di superiorità schiacciante del Torino nel corso del primo tempo sia stata dettata “dalle superiorità che avevamo preparato. Ero fiducioso perché la squadra mi stava piacendo anche se il Sassuolo quando è avanti ti sa fare male in velocità negli spazi che lasci. Sicuramente il risultato ci sta stretto, ma siamo contenti della prestazione”. Va detto che il gol di Pinamonti ha causato un contraccolpo psicologico al Toro nella parte finale del primo tempo. Dopo l'intervallo, tuttavia, la squadra è tornata in campo bene. Così Juric ha descritto la ripresa “Abbiamo continuato a giocare cercando di nuovo la nostra superiorità nelle giocate cercando il gol e la sensazione è che avevamo tante situazioni per vincerla”. Il gol del pareggio di Sanabria ha ristabilito la perfetta parità tra Alessio Dionisi e Ivan Juric. Quattro partite, una vittoria ciascuno e due pareggi.
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