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Passione e grinta ma non pressione. È Ivan Juric a indicare come andrà affrontata la gara contro il Monza, scontro diretto per tenere accese le speranze di qualificazione europea. I tre punti possono lanciare i granata, un mancato successo rischierebbe invece di rappresentare la pietra tombale per le ambizioni del Toro. Si prospetta dunque una partita dall'elevato peso specifico al Grande Torino. "Ma non c'è pressione", ha voluto chiarire Juric, facendo un paragone con il passato: "C'era tre anni fa, quando giocavi contro la Lazio per la salvezza e Immobile calciava il rigore".
La volontà di togliere pressione alla squadra è emersa anche nell'allontanare l'etichetta di formazione sulla carta favorita. Il tecnico non ha nascosto la soddisfazione per gli uomini a sua disposizione ma - come spesso ha fatto da quando siede sulla panchina granata - ha voluto abbassare le aspettative: "Siamo un'ottima squadra ma il 90% lottava per la salvezza due o tre anni fa. Sette o otto giocatori erano considerati dei brocchi, penso a Djidji, Buongiorno, Vojvoda, Rodriguez, Vanja... Siamo due buone squadre, il Monza ha costruito una squadra con giocatori molto esperti affiancati da giovani talenti". Un registro, quello usato da Juric, che spesso ha fatto discutere ma che ha quasi sempre nascosto la volontà di togliere pressione e responsabilità dai suoi giocatori.
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