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Foto: Alessandro Sanna
Il Toro piace, ma non fa il salto di qualità a livello di risultati. E Ivan Juric nella conferenza stampa di oggi - sabato 11 dicembre -, in avvicinamento al match contro il Bologna, ha indicato in un certo senso di appagamento le ragioni del fatto che il Toro non ha totalizzato, da inizio stagione, tutti i punti che le sue prestazioni avrebbero meritato: "Le ultime due le abbiamo pareggiate andando in vantaggio, ma sono state due partite diverse. C’è da migliorare questo aspetto, si parla proprio di cognizione, di crescita anche emotiva".
MOTIVAZIONE - Il Torino deve crescere in tante cose, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto mentale. Il tecnico è stato chiaro: "Mi sembra che a volte i ragazzi si accontentino di competere bene, di fare meglio rispetto al passato, ma secondo me non è sufficiente. Bisogna avere un’altra cattiveria, le occasioni non sono infinite e noi stiamo lasciando per strada vari punti. Vorrei che la squadra diventasse consapevole del fatto che bisogna raccogliere il massimo in ogni circostanza".
PROSPETTIVE - È chiaro quindi che c'è ancora molto da lavorare sul Torino: "Bisogna migliorare sull’aspetto tecnico e sul fatto di sfruttare le occasioni quando si merita di vincere. A volte la mia sensazione è quella che ho detto, una squadra che è contenta di competere bene, o almeno meglio rispetto al passato. Invece no, bisogna avere una rabbia diversa. Contro l’Udinese abbiamo avuto la rabbia giusta per vincere, altre volte meno. Col Cagliari ne hanno avuta di più loro, e dobbiamo prendere esempio". La prospettiva del Torino è quella di un campionato di mezza classifica, senza particolari obiettivi da raggiungere nè in positivo nè in negativo. Una prospettiva che a uno come Juric non piace.
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