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Juric si impone su Pioli e poi saluta tutti: vincente il rilancio di Pellegri
Non è la prima volta che il Torino di Ivan Juric riesce a dare il meglio di sé contro una big del campionato. Era accaduto in questa stagione contro il Napoli e l'Atalanta, sempre in casa. Ieri sera, sabato 18 maggio, i granata hanno sfornato una prestazione molto convincente sfruttando alcune armi proprie del calcio del tecnico croato. Due dei tre gol, ad esempio, sono arrivati da traversoni provenienti dalle corsie esterne e sono stati realizzati di testa (Zapata e Ilic). I tanto attesi gol degli "altri", ovvero di giocatori che non sono attaccanti, sono arrivati nel match contro il Milan: il centrocampista Ilic e il difensore Rodriguez. Inoltre, sono maturati anche i gol su azione che in casa mancavano da tanto, troppo tempo (tre mesi); nel giro di un tempo ne sono stati segnati addirittura due. I granata non hanno trovato di fronte il miglior Milan della stagione, ma sono stati molto bravi a limitarlo e a sfruttare una serata già di appagamento per i rossoneri. Alla fine, è venuta fuori una delle migliori serate della gestione triennale di Juric e non è un caso che l'allenatore di Spalato l'abbia scelta per sancire definitivamente i propri saluti al mondo granata a partire dal giugno 2024.
Tra le scelte del primo minuto che hanno colpito ci sono state la titolarità di Pietro Pellegri e la corsia di sinistra conservativa composta da Adam Masina e Ricardo Rodriguez. Juric è stato premiato per entrambe le sue scelte. Pellegri ha giocato la miglior partita della propria stagione contro la sua ex squadra e più in generale ha sfornato una delle migliori prestazioni della sua opaca avventura granata. Ha dato un grosso contributo al proprio partner d'attacco Duvan Zapata, creando spazi e svariando parecchio su tutto il fronte d'attacco. Dalla sinistra è invece nato il cross vincente per l'incornata del colombiano Zapata per l'1 a 0 del Torino. A realizzare l'assist ci ha pensato lo svizzero Rodriguez, che nella ripresa ha fatto addirittura meglio siglando un bellissimo gol. Va detto che il primo tempo arrembante del Toro (molto buona l'aggressione alta sul primo portatore di palla del Milan) è stato anche favorito da un Diavolo apparso poco motivato.
Nella ripresa Juric ha dovuto fare i conti con energie sempre più ridotte al lumicino. Questo certamente non ha aiutato per la gestione del risultato. Tuttavia, il suo Toro ha avuto il merito di stringere i denti, di salire a più tre e di concedere gol soltanto su rigore al Milan. Ha dovuto togliere ben tre pilastri della squadra: da Buongiorno al 79' per Lovato a Rodriguez al 61' per Vojvoda senza dimenticare Bellanova al 75' Lazaro. Ha quindi dovuto rivedere l'assetto a causa dei diversi acciacchi che si sono presentati in questo finale di stagione, ma il Toro non ha perso la sua organizzazione e la sua attenzione. Soltanto nell'ultimo quarto d'ora ha tolto Pellegri per Sanabria e anche questa scelta è apparsa condivisibile. Dall'altra parte Leao al 60' ha dato un po' di brio al Milan, ma non è bastato a sovvertire la contesa. Lo stesso Stefano Pioli ha ammesso al triplice fischio che "normalmente con il Toro ci sono tanti duelli e seconde palle. Loro sono stati più attenti e determinati nelle situazioni che hanno poi influenzato la partita".
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