Il Torino chiude il girone d'andata all'undicesimo posto in classifica a quota 25 punti e guarda con fiducia verso il 2022 con la convinzione che si stiano gettando basi importanti in ottica futura. Il responsabile principale di ciò non può che essere Ivan Juric, il quale, da 6 mesi a questa parte, sta portando avanti un percorso di crescita costante, i cui risultati si vedono ogni settimana in campo.
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Juric “stracontento” del gruppo: “Sento i miei ragazzi sempre più squadra”
Il tecnico croato ha instaurato un forte legame con i calciatori a sua disposizione. E anche chi non gioca è coinvolto nel progetto
GRUPPO - Ma il singolo allenatore da solo poco può fare se non è supportato da un gruppo che crede nelle sue idee e nel suo lavoro. In casa Toro questo sta accadendo e sta facendo la differenza rispetto al passato: mister e giocatori viaggiano nella stessa direzione e con in testa gli stessi obiettivi, da raggiungere dedicando ogni forza ed energia al progetto condiviso. E' un'unione di intenti che non può che piacere a Juric, il quale ha spesso affermato che non ha mai trovato così tanta disponibilità e accettazione in passato, e l'ha ribadito nel postpartita del match contro l'Inter: "Sento i miei ragazzi sempre più squadra, sempre più uniti. Penso siano cresciuti tantissimo sia individualmente sia come squadra per come stare in campo, li devo ringraziare".
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FUTURO - Juric ha quindi plasmato il gruppo a disposizione ed adesso può contare su dei calciatori pronti a gettare il cuore oltre l'ostacolo per lui e, anche chi gioca meno, è coinvolto nel progetto. "Io sono stracontento, loro mi hanno accettato e mi ascoltano anche nei particolari. I cambi entrano e danno una mano, si sta creando un bel gruppo" ha detto l'allenatore croato, che, consapevole di ciò, non vuole mollare la corda, perché questo Toro ha ampi margini di crescita e si può togliere soddisfazioni importanti: "Chiederò di continuare a lavorare così, spero che faremo un ulteriore salto di qualità". A differenza del passato ("Si sta creando un bel gruppo dopo anni dove penso non si respirava una bella squadra") quindi, il Torino ora è un gruppo coeso, alla cui base sta un legame umano particolarmente forte, tassello indispensabile per raggiungere gli obiettivi individuali e di squadra posti ad inizio stagione.
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