Il Torino ha vinto a Empoli schierando sette volti nuovi nell'undici titolare rispetto alla gara di Bergamo di mercoledì: si tratta di un record per il club tra due partite di questo torneo. Ivan Juric ha rivoltato la sua squadra in vista della seconda trasferta nel giro di qualche giorno, dimostrando che la rosa a sua disposizione ha una certa profondità, soprattutto quando sono quasi tutti a disposizione (unico a non poter essere utilizzato per motivi fisici è stato di fatto Bremer, e la sua peraltro non è un'assenza qualsiasi). Le alternative non mancano e Juric è riuscito a gestire nel migliore dei modi gli interpreti. Non solo con le scelte iniziali, ma anche con quelle a gara in corso. Il tris di cambi al 25' della ripresa - immediatamente dopo il rosso a Verre - è stato infatti determinante per la conquista dei tre punti al "Castellani". Sull'1 a 0 per l'Empoli e con l'uomo in più da una decina di minuti, il tecnico croato ha attinto profondamente dalla propria panchina e grazie ai cambi si è portato a casa l'intera posta in palio.
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SOSTITUZIONI - La sostituzione che più spicca è necessariamente quella di Belotti, subentrato a Pellegri. Funzionali sono state anche quelle di Ricci, ex di giornata, e di Seck. Ricci ha preso il posto di Lukic, ammonito e squalificato per la prossima partita. Juric ha voluto evitare guai peggiori e ha tolto il centrocampista serbo (aveva già adottato la stessa tattica con Vojvoda, ammonito al 18' del primo tempo e tolto durante l'intervallo per Ansaldi); inoltre, Ricci è molto utile per aumentare velocità e precisione della circolazione palla in superiorità numerica. Seck è entrato al posto di Singo per aumentare il peso offensivo del Torino e si è preso anche l'applauso virtuale del proprio allenatore ("Seck ha fatto una bella partita contro lo Spezia e oggi è entrato bene"). Juric ha cercato di sfruttare fino in fondo l'uomo in più mettendo dentro tutta la qualità a disposizione (Praet, giocando da esterno destro, e Brekalo sono rimasti in campo) e alla fine l'insistenza ha prodotto i suoi dividendi.
CONTROMOSSE - L'approccio alla gara del Torino è stato nuovamente importante. La prima mezz'ora dei granata, come detto anche da Juric, è stata buona. ("Penso che la squadra ha fatto una prima mezz'ora molto bene, in cui mancava solo la zampata vincente. Dopo la partita è stata alla pari"). C'è un dato del resto emblematico sul Torino 2021/2022: in 23 delle sue 35 partite non ha subito gol nel primo tempo (meglio ha fatto soltanto il Napoli). Tuttavia la squadra è calata verso la parte finale del primo tempo e soprattutto ad inizio ripresa, concedendo all'Empoli prima un'occasionissima in contropiede per Pinamonti (sprecata) e poi il gol di Zurkowski (complice l'errore di Berisha). Poi a invertire l'inerzia del match ci hanno pensato gli episodi e le scelte arbitrali, giuste o sbagliate che fossero. L'espulsione di Verre in particolare ha cambiato il volto del match. Aurelio Andreazzoli non ha mosso troppo le pedine in inferiorità numerica, inserendo solo Benassi al posto di Di Francesco e poi attendendo il 33' della ripresa per mettere Stulac al posto di Henderson; nel finale, sotto 2-1, il tecnico empolese ha messo dentro La Mantia. In generale, quella del Castellani non è stata certo la partita migliore del Torino di quest'anno. Ma gli episodi in match così equilibrati fanno la differenza e una volta tanto sono stati a favore dei granata.
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