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Juric, totale controllo sul suo Torino: sconfitto con merito Stroppa
Il Torino ha meritatamente vinto a Monza. La squadra di Ivan Juric ha tirato fuori gli artigli al termine di una settimana resa alquanto complicata dal caso Sasa Lukic. Eppure non è stato soltanto carattere quello dei granata. Si sono infatti visti tutti i pregi del calcio predicato dal tecnico croato e ogni minima sbavatura dei brianzoli ha permesso al Torino di costruire qualcosa di importante. La squadra ospite ha dominato sulle seconde palle e, specie nel secondo tempo, ha imbrigliato il Monza con una pressione alta d'antologia. Come sottolineato da Juric ai microfoni nel post gara, il suo Torino è stato concentrato e attento e proprio per questo è riuscito a concedere poco agli avversari, facendo rendere al massimo l'aggressione in avanti.
La mano di Juric è quindi apparsa evidentissima fin dalle prime giocate stagionali. Tutti i giocatori chiamati in causa, sebbene alcuni agissero fuori ruolo, sapevano quello che dovevano fare e l'hanno fatto in modo diligente. Le scelte iniziali del tecnico croato hanno pagato i dividendi. Si pensi, ad esempio, all'esperimento forzato di Adopo sul centrodestra in difesa. L'ex Viterbese ha anche preso un'ammonizione, ma ha saputo conviverci ben sorretto e supportato sia da Singo sia da Djidji. Altra scelta vincente è stata quella di Sanabria al centro dell'attacco. Il sudamericano ha giganteggiato e con i suoi movimenti ha permesso al Torino di esprimersi su alti livelli in zona offensiva. Movimenti incontro, sponde, pressione: Sanabria non ha fatto mancare nulla ed è anche riuscito a segnare il suo primo gol in questo campionato. Si può dire che, a differenza di altre volte, Juric avesse quasi le mani legate sull'undici da schierare ma ciò che ha colpito è stata la modalità con cui sono stati catechizzati tutti gli interpreti. E al Monza sono rimaste le briciole su qualche meccanismo ancora da oliare i casa granata (ad esempio la ripartenza patita su calcio d'angolo a favore che è stata conclusa dal tiro di Birindelli e la parata di Milinkovic-Savic).
Nel secondo tempo il Torino ha giocato con straordinaria maturità, tanto da inibire completamente il Monza, che, va detto, nell'ultimo quarto d'ora della prima frazione era cresciuto. Gli accorgimenti proposti da Juric negli spogliatoi hanno funzionato (l'aggressione alta a inizio ripresa è stata estremizzata) e hanno costretto Giovanni Stroppa a un triplo cambio al 19'. Dentro Carboni, Ciurria e Dany Mota per provare a rimescolare le carte. I tre neoentrati non hanno avuto nemmeno il tempo di ambientarsi che il Monza ha incassato il secondo gol e questo ha messo una pietra tombale sulla partita. Dal canto proprio Juric ha dovuto proporre un cambio obbligato nell'intervallo (fuori Miranchuk per un fastidio muscolare, dentro Vlasic) e poi sullo 0 a 2 ha tolto gli ammoniti Adopo per Segre e Singo per Lazaro. Nel finale, concesso anche il primo impatto con la Serie A anche al giovane Ilkhan.
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