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NAPLES, ITALY - MARCH 08: Antonio Sanabria of Torino FC celebrates after scoring his side first goal during the Serie A TIM match between SSC Napoli and Torino FC - Serie A TIM at Stadio Diego Armando Maradona on March 08, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Il Torino a Udine è tornato a casa con tanti spunti interessanti in vista del prosieguo del campionato. Ha dimostrato di avere più alternative di quante ci si potesse immaginare. La prima riguarda Vojvoda nella posizione di braccetto di destra per garantire maggiori soluzioni da quella parte, dove già agisce un certo Bellanova. Il duo sulla destra è funzionato e può rappresentare una variabile da qui alla fine. Sicuramente, è una variabile offensiva ma contro squadre particolarmente chiuse può essere buona cosa avere un braccetto più dinamico e meno difensivo. Il secondo aspetto interessante riguarda invece Okereke, uno in grado di allargare le difese, più di quanto fanno Zapata, Sanabria e Pellegri. Ecco l'Okereke visto a Udine si può considerare a tutti gli effetti il terzo attaccante del Torino davanti a Pellegri, anche se i due con le loro caratteristiche differenti possono rappresentare uno spettro di opportunità diverse per Ivan Juric.
Il Torino di Udine ha giocato da squadra autoritaria, solo così si potevano concretizzare le buone prestazioni dell'ultimo periodo. La solidità difensiva è stata confermata. I granata hanno concesso poco e non hanno subito gol. Per Milinkovic-Savic è arrivato il 14° clean sheet in campionato, a fronte di appena 24 gol subiti in 28 presenze. Possono cambiare gli interpreti dietro, ma il Torino sa proporre una fase difensiva organizzata ed efficace. Il marchio di fabbrica di Juric, ovvero una fase difensiva di qualità, sta raggiungendo vette elevatissime in questa sua terza annata alla guida del Torino. I numeri lo certificano e se il Torino è ancora in lotta per un piazzamento in Europa, lo deve principalmente al proprio rendimento difensivo che è da top club in Serie A.
Un ultimo aspetto a mente fredda riguarda Vlasic. Il Torino gira a marce più alte se gira il suo trequartista. Vlasic a Udine è stato determinante e il Torino è stato più produttivo, senza ombra di dubbio. Vlasic sa fare il bello e il cattivo tempo del Torino. Se il Torino vorrà chiudere forte, avrà bisogno della migliore versione del croato. Purtroppo, in questa sua seconda stagione in granata la corrente è stata troppo alterna. L'estro e la qualità di Vlasic possono fare la differenza nel rush conclusivo e la trasferta di Udine l'ha testimoniato.
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