Un secondo tempo disastroso costa carissimo al Toro, nuovamente sconfitto nel derby. È una ripresa che assomiglia a un suicidio quella dei granata, che regalano subito due gol alla Juventus. Malissimo in entrambe le occasioni Milinkovic-Savic con due uscite a vuoto, ma il primo angolo in particolare nasce da un retropassaggio sciagurato di Ilic che lancia Kean in contropiede. I calci piazzati si rivelano nuovamente fatali, come già avvenuto lo scorso febbraio. Ma in questo caso il passo indietro è ancor più netto: granata mai veramente pericolosi e primo tiro in porta arrivato solamente all'87'. Si tratta di un altro derby da dimenticare per il Toro.
Al 90'
Juventus-Torino 2-0: Vanja da incubo e squadra inoffensiva, altro derby amaro
Le scelte: Tameze in difesa, c'è Seck con Vlasic
—Emergenza difesa per Juric, che recupera Zima e Sazonov ma solo per la panchina. A completare il terzetto difensivo con Schuurs e Rodriguez c'è dunque Tameze, nuovamente arretrato sul centrodestra. In mezzo al campo spazio alla coppia Ricci-Ilic, con Bellanova e Lazaro sulle corsie laterali. A supporto di Zapata ci sono invece Seck e Vlasic, mentre Radonjic non è stato nemmeno convocato, secondo quanto affermato da Juric, per un lieve problema muscolare. Nella Juve, come annunciato alla vigilia, non sono disponibili Vlahovic e Chiesa: a guidare l'attacco c'è l'ex granata Kean, supportato da Miretti.
Il primo tempo: regge l'equilibrio
—Dopo 4' Kean sfrutta un'incertezza della retroguardia granata e insacca su assist di Weah, ma si alza subito la bandierina del guardalinee che annulla per fuorigioco del centravanti bianconero. I granata prendono quindi in mano il pallino del gioco, gestendo il possesso contro una Juve attenta più che altro alla fase difensiva. La squadra di Juric però non trova varchi nè trame interessanti. Il primo vero squillo del Toro porta la firma di Lazaro che al 17' riceve da Bellanova e prova il destro al volo, alto sopra la traversa da dentro l'area. Sul ribaltamento di fronte tornano a farsi vedere i bianconeri con un diagonale mancino di Kostic fuori di qualche metro. Al 20' scatta il giallo per Bellanova per una spallata su Rabiot giudicata fallosa da Massa. Ci pensa quindi l'esterno stesso a impensierire Szczesny con un tiro cross insidioso su imbucata di Seck, chiamando il portiere alla deviazione in angolo. I bianconeri provano ad alzare i giri del motore nel finale di primo tempo, facendosi vedere con più insistenza nella metà campo granata ma senza creare veri e propri problemi a Vanja.
Il secondo tempo: Vanja da incubo
—Al rientro dagli spogliatoi Allegri prova subito ad aumentare il peso offensivo della Juve inserendo Milik al posto di Miretti. Pronti via e la Juventus trova il vantaggio sugli sviluppi di calcio d'angolo con Gatti. Dopo un iniziale annullamento per fuorigioco di Kean, Massa convalida dopo consulto con il Var. Malissimo, nell'occasione, tutta la difesa granata: l'angolo è regalato e nasce da un retropassaggio sbagliato di Ilic che lancia Kean, quindi sugli sviluppi Vanja esce a vuoto e Tameze si ritrova il pallone sulla testa ma non riesce a liberare l'area, anzi, la tocca all'indietro sanando la posizione di Kean. Manca la reazione dei granata, che non riescono a risollevarsi. Al 19' così tornano a farsi vedere i bianconeri, con un colpo di testa di Milik alzato sopra la traversa da Milinkovic-Savic. Sugli sviluppi del calcio d'angolo ancora malissimo il portiere granata, che si fa anticipare da Milik con la complicità di un blocco di Kean che Massa decide di non sanzionare. Il polacco insacca dunque per il 2-0 bianconero. Dopo l'avvio disastroso di secondo tempo Juric prova a modificare qualcosa passando a due punte: al 70' Sanabria rileva Seck. L'inerzia non cambia e allora all'84' il tecnico opta per una triplice sostituzione: in campo Vojvoda, Gineitis e Pellegri per Rodriguez, Lazaro e Ilic. I granata chiudono dunque a trazione anteriore, con tre centravanti di ruolo insieme. Ma le occasioni latitano e il primo vero tiro in porta arriva solamente all'87'. Scattano quindi sei minuti di recupero che vanno in archivio a ritmi blandi. Termina dunque 2-0 un altro derby da horror per il Toro, che ha giocato una partita senza mordente e cattiveria.
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