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TURIN, ITALY - JULY 04: Cristiano Ronaldo of Juventus celebrates after scoring his team's third goal with teammates Danilo and Blaise Matuidi during the Serie A match between Juventus and Torino FC at Allianz Stadium on July 04, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
Il duecentesimo derby della Mole non regala sorprese. Finisce 4-1 all’Allianz Stadium: il Torino perde la terza partita di fila e la Juventus mantiene le distanze dalla Lazio in classifica. I granata hanno sperato di riaprire la partita ad inizio ripresa, dopo che Belotti aveva segnato su rigore nell’ultima azione del primo tempo. Ma la fase difensiva è stata ancora una volta non all’altezza. I bianconeri siglano quattro reti: 56 i gol subiti fin qui in campionato dal Torino. Si tratta del terzo poker subito in un derby negli ultimi cinque anni da parte dei granata e del diciottesimo derby perso nell'era Cairo. Non pagano le scelte di Longo di tenere fuori i giocatori più esperti come Nkoulou, Rincon e Ansaldi. Soprattutto in difesa, dove Lyanco non è risultato all'altezza della situazione.
Nel primo tempo la gara si mette subito male per i granata, perché alla prima palla buona i bianconeri passano in vantaggio. Dybala al 3’ riceve da Cuadrado, supera un Lyanco troppo tenero e insacca con l’aiuto di una deviazione di Izzo. Il Toro prova a impensierire i bianconeri, riuscendo a fraseggiare con continuità. La migliore occasione capita però alla Juventus intorno al quarto d'ora. Ronaldo calcia forte, para Sirigu e sulla respinta si avventa sempre il portoghese che di tacco serve Bernardeschi, ma quest'ultimo tenta un'improbabile rovesciata e spara alto. Al 29', i bianconeri raddoppiano. Dybala serve Cristiano Ronaldo in contropiede. I granata sono messi male dietro e Lyanco non rientra bene in difesa, poi è lo stesso brasiliano a provare a contrastare Cuadrado – che aveva ricevuto dal portoghese – ma il colombiano trova vita facile, evitandolo e trovando il diagonale decisivo. Sembra tutto facilissimo per i padroni di casa ma nei minuti di recupero il Toro accorcia. Verdi tenta la conclusione dalla distanza e De Ligt respinge prima di coscia e poi con il braccio. Maresca, dopo aver consultato il VAR, concede il rigore. Dal dischetto Belotti calcia con potenza, Buffon intuisce, ma non può arrivarci. Quarta rete consecutiva per il Gallo, che rianima il Toro.
Nel secondo tempo partono bene i granata che dopo neanche cinque minuti si rendono pericolosi. Verdi riceve sulla destra, si accentra e serve Berenguer che va al tiro. La conclusione viene respinta da Buffon e sulla sfera si avventa Belotti che di testa prende la traversa, poi arriva Verdi che deposita in rete. Il gol non è valido però, perché il Gallo era in Chiara posizione di fuorigioco quando era intervenuto. Al decimo Sarri aumenta il peso offensivo dei suoi inserendo Douglas Costa per Bernardeschi. Il brasiliano si accende subito e prova l'eurogol dalla destra, ma la sfera esce di poco. Le speranze dei granata si spengono del tutto al 60'. La Juventus trova il tris grazie alla prima punizione segnata da Ronaldo in Italia con la maglia della Juventus. Il piazzato del portoghese è perfetto e Sirigu non ci può arrivare.
La reazione dei granata è affidata a una rimessa laterale di Aina, che trova la deviazione aerea di De Silvestri, ma la palla sfila a lato. Intorno al ventesimo Longo inserisce Millico per Verdi, autore di una buona partita fino a quel punto. Al 30' episodio dubbio in area bianconera. Cuadrado in caduta pesta la caviglia di Belotti, che così non riesce ad andare a recuperare la sfera. Episodio dubbio ma nulla di fatto. A dieci minuti dalla fine Longo mette nella mischia Edera per De Silvestri. Il canterano granata ci prova subito, ma la sua conclusione è centrale e di facile presa per Buffon. All'86' si chiudono definitivamente i conti ed è Djidji, entrato pochi minuti prima per Bremer, a portare il risultato sul 4-1. Il difensore francese, entrato da poco, deposita in rete un cross di Douglas Costa con una clamorosa autorete. Il passivo per i granata è pesante: ora Belotti e compagni non possono che voltare pagina e pensare al delicatissimo scontro salvezza col Brescia.
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