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Juventus-Torino 4-2: i granata illudono e poi affondano, è un altro derby amaro
L'illusione nel derby della Mole dura poco per il Torino, con i granata che perdono 4-2 la sfida stracittadina. Un secondo tempo non all'altezza del primo, che aveva visto la squadra di Juric costruirsi e realizzare due gol e rimanendo in partita. La seconda frazione invece il Toro ha pagato ancora una volta i calci piazzati, decisivi per la vittoria della Juventus che, prima con Bremer poi con Rabiot, hanno ribaltato i granata.
I granata si presentano alla partita con alcune defezioni ma con alcune pedine ritrovate. Schuurs viene schierato al centro della difesa, con Buongiorno che si prende il ruolo di braccetto di sinistra, mentre Djidji quello di destra. In mezzo al campo Ricci resta in panchina, quindi tocca ad Ilic e Linetty, con Singo e Rodriguez come terzini. Sulla trequarti Juric sceglie il solito Miranchuk, insieme a Karamoh vista l'assenza di Vlasic. L'unica punta è invece Sanabria.
Il Toro nei primi secondi della sfida parte fortissimo: azione di Singo sulla destra, che ottiene il primo calcio d'angolo della sfida. Dal corner, assist di Buongiorno per Karamoh che, tutto solo insacca. Colpo grosso nei primi istanti per la squadra di Ivan Juric, che realizza il primo gol da calcio d'angolo di tutto il campionato. Nei minuti successivi, i granata provano a gestire la sfera vivendo di sprazzi, come quello che porta sempre Karamoh a lanciarsi sulla sinistra per poi subire fallo da Danilo. Ad ogni modo, il miglior giocatore della prima fase è proprio l'ex Inter, sempre al centro dell'attacco granata con diversi tagli interessanti.
Arrivati al quarto d'ora, il Toro comincia a soffrire alcune iniziative bianconere, con soprattutto Kostic molto veloce sulla sinistra e Singo in difficoltà: attento invece Schuurs al centro dell'area, con due interventi precisi. Ma al sedicesimo ecco il pareggio bianconero: sugli sviluppi di un'azione di Kostic sulla sinistra, la palla arriva a Cuadrado che calcia forte in porta trovando una deviazione di Rodriguez che beffa Vanja per l’1-1. Il gol della Juventus sveglia un po' la squadra granata, che aveva smesso di essere produttiva in fase offensiva.
Al 25' la situazione si calma, con le due squadre che rallentano per prendere fiato. Il Toro cerca di ricomporsi dopo aver subito il gol di Cuadrado, cercando combinazioni e trame per penetrare nel fortino bianconero, ma con pochi risultati. Il discorso non cambia anche arrivati alla mezz'ora, con le due formazioni un po' più contratte e in attesa di un errore avversario. Da sottolineare l'azione che ha portato Rodriguez a crossare per la verticale Buongiorno: peccato per il colpo svirgolato dal difensore, perché l'azione era di fondo molto pericolosa.
A 7 minuti dalla fine è ancora Rodriguez ad inventarsi un gran colpo. Cross questa volta col destro, morbido per la testa di un puntuale Sanabria: l'attaccante paraguaiano colpisce, m è il portiere bianconero a distinguersi con una parata incredibile, concedendo solo l'angolo al Toro. Ma la squadra di Juric ritrova il gol e il vantaggio con un'azione sull'asse Ilic-Sanabria. Il mediano crossa forte dalla trequarti per un tocco tanto leggero quanto preciso per gonfiare ancora la rete. Nel recupero arriva quindi il pareggio bianconero con Danilo, che svetta in mezzo all’area: Vanja salva, ma il pallone aveva già superato la linea. Si va dunque all’intervallo sul 2-2.
Al rientro dagli spogliatoi è il Toro a rendersi subito pericoloso. Schuurs recupera la palla sulla propria trequarti, triangola con Karamoh e poi lancia Miranchuk: tiro a giro di pochissimo fuori. Ma dopo pochi secondi la Juventus spaventa il Toro: Kostic serve Vlahovic colpevolmente solo in area, ma il serbo a tu per tu con Milinkovic-Savic prende la parte superiore della traversa graziando i granata.
Fino al decimo del secondo tempo, nessun altro squillo particolare in una partita che ha dimostrato di andare molto spesso a fiammate. Molti falli a centrocampo e diverse indecisioni da entrambe le parti. Al dodicesimo, ci prova ancora Vlahovic: su calcio d'angolo il serbo colpisce di testa da posizione defilata, non centrando la porta di Milinkovic-Savic.
All'ora di gioco Juric decide di fare un cambio, togliendo l'autore del primo gol Karamoh e mettendo invece Radonjic. Pochi secondi dopo Rodriguez si prende il primo giallo della partita, per un fallo duro a centrocampo su Cuadrado. Qualche secondo dopo è ancora Kostic a mettere paura sulla sinistra, in un confronto con Singo davvero impari: il tiro di Cuadrado conseguente però è totalmente sballato. Al 17' è di Singo invece la possibilità. Bella combinazione tra Radonjic (che colpisce col tacco) per Sanabria: l'attaccante apre per Miranchuk, che vede l'inserimento del terzino; anche il tiro di quest'ultimo è sbagliato.
Al 22' minuto il Toro va vicinissimo al terzo gol. Tacco sublime di Miranchuk per l'inserimento di Linetty. Il polacco piazza il tiro a giro prendendo la traversa piena e sfiorando l'eurogol. Sulla palla successiva, Radonjic potrebbe fare molto meglio ma si perde con un preziosismo inutile. Dopo questa azione, anche Allegri provvede ai cambi, con l'ingresso di Chiesa, De Sciglio e soprattutto Pogba.
Al 25' della ripresa, ecco il gol dell'ex: Bremer svetta sugli sviluppi di un calcio d'angolo, completando la rimonta dei bianconeri. La botta morale per il Toro è molto importante, e Juric ricorre subito ai ripari togliendo Linetty e Rodriguez ma soprattutto l'appena entrato Radonjic, che ovviamente non prende bene la scelta di aver giocato appena 13 minuti. Gli ingressi sono stati di Seck, Ricci e Vojvoda. Dopo il vantaggio bianconero i ritmi si abbassano, con il Torino che cerca di riorganizzarsi anche dopo i cambi.
La prima occasione è per i bianconeri, che arrivano al tiro con Pogba, dopo una ribattuta: il suo tiro si infrange sul muro del Torino, non creando grossi pericoli. Ma subito dopo ecco il quarto gol della Juventus: altro calcio da fermo, Bremer tocca il pallone per Rabiot che insacca: il check del VAR non certifica nessuna posizione di fuorigioco e il gol viene assegnato. Una batosta pesante per la partita del Torino, che cercava di rientrare. Fino al termine del match, poche altre emozioni in un match che di fatto è terminato con dieci minuti di anticipo soprattutto a livello mentale per il Toro. Soltanto un'ammonizione per Ricci che stende Chiesa dopo un dribbling del numero 7 bianconero.
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