La prestazione del Toro è andata progressivamente spegnendosi. Il Toro parte forte e bene, i ragazzi di Lerda imprimono sin dalle prime battute della partita ritmi che gli avversari non riescono a contenere, sfruttando la superiorità numerica sulle fasce.Lo schieramento del Novara infatti è vulnerabile se attaccato sulle fasce non avendo esterni di ruolo e il Toro ha cercato sempre la superiorità numerica con le discese frequenti di Garofalo e D’Ambrosio a supportare Sgrigna e Lazarevic.Mi piace questa capacità dell’allenatore del Toro di leggere le partite a seconda dell’avversario variando posizioni e movimenti dei giocatori lasciando comunque inalterato lo schieramento tattico, se vi ricordate contro il Sassuolo i due esterni bassi sono stati spesso sulla linea difensiva mentre oggi hanno attaccato in maniera costante.Veramente un vento nuovo che soffia sul gioco del Torino Fc per troppo tempo martoriato da allenatori che conoscevano solo il modulo 442 o ignoravano completamente la ricerca di un gioco offensivo lasciandolo solo alla capacità dei singoli che purtroppo erano poche o non avevano voglia di esprimerle; non faccio nomi di giocatori o allenatori per non allungare di troppo il mio pezzo ma tutti voi che leggete sapete chi sono.Il primo tempo del Torino soprattutto la prima mezz’ora è stato veramente bello e il risultato non rispecchiava la superiorità espressa dai granata, che avevano di fronte una signora squadra non a caso in testa alla classifica.Il Novara è solido in difesa, veloce e tecnico in attacco, ha un impianto di gioco ben rodato nel quale ha inserito solo due giocatori (Marianini e Morganella) l’hanno scorso ha perso solo tre partite in campionato quando ormai era già sicura della promozione in serie B.Di fatti quando il Toro ha iniziato la sua decelerazione il Novara ha iniziato a rendersi pericoloso dimostrando di valere la posizione che occupava in classifica, lasciando però spazi in fase difensiva che i granata sfruttavano bene pur non riuscendo a segnare la seconda rete.A Norcia quando vidi Lazarevic dissi che sarebbe stato importante nei secondi tempi una volta che il Torino era in vantaggio perché con la sua velocità unita alla tecnica avrebbe messo in difficoltà gli avversari e così è capitato oggi quando ha costretto il capitano novarese Ludi al fallo da espulsione. Da questo momento al Torino si è annebbiata la mente, sarà stata la paura di vincere o la stanchezza ma i granata non sono stati più in grado di gestire la partita come avevano fatto e bene per la prima ora. C’era solo da far girare palla e giocare in ampiezza per cercare di aggirare l’avversario e farlo stancare invece il Novara ha trovato le forze per cercare di recuperare la partita e si è gettata in attacco con generosità e quando è rimasta in nove sembrava il Toro di quei famosi derby delle espulsioni di Bruno e Policano e di Lucarelli, Comotto e Marinelli.Il finale è stato da cardiopalma col Torino che sciupava ogni contropiede per chiudere la partita e regalava occasioni al Novara per pareggiare. Il triplice fischio però ha chiuso la partita con il risultato più giusto.Spesso ci si ricorda dei finali di partita e non di quello che è successo prima, il Torino nonostante la decelerazione fisica e mentale ha complessivamente meritato di vincere la partita anche se non è stato in grado di chiuderla.Un altro passo avanti comunque della squadra che migliora di partita in partita, il lavoro dell’allenatore si vede anche se non siamo ancora giunti all’apice, anzi siamo ancora lontani per le qualità che questa squadra può esprimere; intanto abbiamo battuto la squadra che era in testa alla classifica, non dimentichiamolo; non è cosa da poco per chi due giornate fa era ultimo a 0 punti con parecchi tifosi granata che avevano già intonato il “de profundis” iniziando a contestare tutto e tutti presumendo di sapere che l’annata si sarebbe chiusa in malo modo.
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La decelerazione
La prestazione del Toro è andata progressivamente spegnendosi. Il Toro parte forte e bene, i ragazzi di Lerda imprimono sin dalle prime battute della partita ritmi che gli avversari non riescono a contenere, sfruttando la superiorità...
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