La prima in classifica ancora imbattuta dopo dieci perde in casa di una squadra in lotta per non retrocedere e mantiene a 3 punti il vantaggio sulla seconda e a quattro quello sulla terza. In ogni parte del mondo la partita verrebbe presa come un incidente di percorso, utile per far ritornare la giusta tensione sulla squadra che forse aveva preso l’impegno sottogamba.A Torino in sponda granata no, la carta stampata non vedeva l’ora di iniziare a gettare scompiglio nel mondo granata, mettendo in discussione parte del lavoro svolto fino ad ora fino alla stessa rosa iniziando un calcio mercato che avrà il suo termine tra tre mesi…ripeto, tre mesi non tre giorni! Il pessimismo cosmico patrimonio di quasi la metà dei tifosi granata ha iniziato a farsi largo nei pensieri di una tifoseria che sembrava entusiasta e che ora si ritrova con le gambe che tremano.Ventura sta cercando di portare equilibrio e buon senso che forse son la stessa cosa, in un ambiente che non li ha, da una parte perché non si vede l’ora di colpire la squadra granata dall’altra perché i tifosi oramai hanno paura di tutto scossi da oltre cent’anni di avvenimenti nefasti che han cancellato i momenti buoni autodistruggendoli.Il risultato del primo tempo lasciava presagire che la destabilizzazione fosse riuscita nel suo intento, già mi immaginavo le cassandre a scrivere i loro articoli saccenti sulla squadra granata. Dicevo il risultato perché la prestazione pur non essendo di quelle da leccarsi i baffi era comunque superiore alle ultime esibizioni, solamente mancava un po’ di pressione sul portatore di palla avversario e gli empolesi riuscivano così a far girare la palla in maniera pericolosa. Il gol dell’Empoli veniva dopo che il Torino aveva avuto più di un paio di occasioni anche se non nitidissime e si materializzava complice una scivolata fuori programma di Di Cesare penso accidentale perché se voluta sarebbe un grave errore tattico del difensore granata. Mentre le cassandre iniziavano a scrivere i de profundis Ventura sostituiva Surraco con il più determinato Antenucci e il bomber molisano subito metteva un assist d’oro per Ebagua che pareggiava. Il gol caricava i granata che aumentavano la pressione favoriti anche da un calo degli avversari che molto avevano speso nel primo tempo e il vantaggio ne era la conseguenza, peccato solo che una volta ribaltato il risultato, gli attaccanti granata facevano gara a chi era più egoista nel cercare la terza rete da posizioni impossibili tenendo così in partita i validi avversari. La morale di questa partita è che ancora manca il killer instict nel dna dei granata, che ultimamente devono prendere una sberla per reagire e far vedere di che pasta son fatti.Il vantaggio sulle seconde, sulle terze e sulle settime si allunga e i destabilizzatori per un paio di giorni devono fare marcia indietro.
toro
La destabilizzazione
di Stefano Brugnoli La prima in classifica ancora imbattuta dopo dieci perde in casa di una squadra in lotta per non retrocedere e mantiene a 3 punti il vantaggio sulla seconda e a quattro quello sulla terza. In ogni parte
Prendo spunto da Istantanee di venerdì per citare un pezzo della canzone “Hey you” dei Pink FloydHey you,Don't tell me there's no hope at all.Together we stand, divided we fall.Ei tu,non dirmi che non c’è più alcuna speranza,insieme resisteremo, divisi cadremo.
Chissà se l'ambiente granata un giorno farà sue queste parole, oggi i tifosi sono stati encomiabili...per gli altri li aspetteremo.
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