toro

La febbre a 90 di Toro-Inter

La febbre a 90 di Toro-Inter - immagine 1
Leggendo e rileggendo il famoso romanzo di Nick Hornby “Febbre a 90” non può che venirmi in mente l’essere tifoso del Toro, la partita con l’Inter che si avvicina e una febbre che si alza di giorno in giorno. Una...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Leggendo e rileggendo il famoso romanzo di Nick Hornby “Febbre a 90” non può che venirmi in mente l’essere tifoso del Toro, la partita con l’Inter che si avvicina e una febbre che si alza di giorno in giorno. Una partita che in questi giorni sta diventando un'ossessione intensa ma genuina.Novanta minuti per capire quest’anno che tipo di campionato il Torino potrà fare. Quasi una verifica del grado di mentalità raggiunta dai ragazzi granata. Sarà riuscito il condottiero Ventura a inculcare la giusta forma-mentis  ai nostri calciatori? La voglia di giocare senza paura ma con accortezza? Visto questo primo scorcio stagionale condito dalle dodici partite tra amichevoli, Coppa Italia e campionato sembrerebbe di si. I risultati sono davanti a tutti: 56 gol fatti, 4 subiti e soprattutto un Toro ancora imbattuto. Un discorso opinabile, ma negli anni passati anche nelle amichevoli i granata non piacevano e facevano fatica.Oggi il Torino è innanzitutto una squadra, ovvero un gruppo che sa giocare insieme con temi offensivi. Sino a due anni or sono i granata erano solo un gruppo di giocatori che non vedeva l’ora di disfarsi della palla. Ecco perché, contro l’Internazionale, il tifoso granata sta vivendo la settimana pre-partita con grande intensità emotiva. Il sentore che sta salendo tra tutti è quello di poter giocare a viso aperto e alla pari anche contro una cosiddetta “grande “ senza sentirsi a priori vittime sacrificali nerazzurre.Domenica il Torino avrà bisogno del grande pubblico, di un popolo granata finalmente orgoglioso della propria squadra. Il tifoso granata è un essere unico che ha un'attrazione invincibile che lo trascina allo stadio in qualsiasi situazione atmosferica (gelo, pioggia, vento) e fisica, influenzato o magari bardato di gesso e stampelle. Nessun impegno di lavoro o di amicizia o pranzo di nozze potrebbe mai avere la precedenza. Ecco  questo virus granata che ti attacca alla nascita diventa negli anni incurabile. La febbre a 90’ cresce ogni minuto che passa e tra i giocatori c’è una gran voglia di far bene come si è visto nella partitella di martedì che ha mostrato la lotta Sansone/Sgrigna.E’ un Toro che cresce, che sbuffa, che ha voglia di incornare gli avversari, di attaccarli. Già, attaccare i nerazzurri, ma senza andare allo sbaraglio cercando di provare a impostare il proprio gioco. Il vero pericolo potrebbe nascere dalla troppa voglia di strafare dei ragazzi che scenderanno in campo domenica contro una squadra tecnicamente molto forte ma che ha nella difesa il suo vero tallone d’Achille. Da questo punto di vista la saggezza tattica e l’esperienza di Ventura potrà essere il vero valore aggiunto della partita a patto che tutti i ragazzi rispettano le consegne minuziosamente e il vento granata tocchi magari la velocità eolica di 25 mila tifosi .Gino Strippoli

tutte le notizie di