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La fine di un incubo, anzi due

La fine di un incubo, anzi due - immagine 1
di Stefano Brugnoli
Redazione Toro News

Forse era scritto che il Torino in un colpo solo riuscisse nell’impresa di interrompere due serie negative che tanto hanno fatto discutere tifosi e addetti ai lavori.Abituati da molti anni a vedere giocare al pallone e non a calcio è stata data troppa importanza a due dati statistici che erano emersi anche e soprattutto a causa di episodi contrari.Il Toro non sa più vincere in trasferta e Rolando Bianchi non fa più gol.Ventura, da quel maestro di calcio che è, ha sempre anteposto le prestazioni collettive ai risultati di squadra e dei singoli e non si è mai preoccupato dell’allungarsi dei due eventi.Il Torino è tornato alla vittoria in trasferta dopo sette partite alcune delle quali giocate molto meglio rispetto all’ultima vittoria di Reggio Calabria e di quella odierna, mentre Bianchi a secco da ancor più tempo sicuramente avrebbe meritato il gol in occasioni in cui ha giocato meglio di quanto non ha fatto oggi.Ventura ha sempre cercato il risultato attraverso il gioco e l’acquisizione dei principi di gioco da parte dei granata è sempre più evidente, la squadra gioca con una tranquillità disarmante (a volte si specchia ancora un po’ troppo) e nonostante la lunga assenza di vittorie in trasferta ha mantenuto quasi ininterrottamente la testa della classifica a dimostrazione che alla lunga il gioco paga. Ventura non ha mai caricato Bianchi di troppe responsabilità, sarebbe stato dannoso visto che il capitano si vedeva che pativa in maniera enorme l’assenza della rete. Lo si notava in ogni suo gesto, in tutte le azioni offensive reclamava la palla e alla fine la sua testa era sempre bassa perché la palla non gli era arrivata o l’aveva sciupata. L’esultanza dopo il gol che ha messo la parola fine sulla partita di oggi era un qualcosa di liberatorio per aver raggiunto un obiettivo inseguito da mesi.È comunque un bene che le due serie negative siano finite proprio oggi che inizia l’ultimo terzo del campionato, dopo la preparazione e la semina del terreno adesso inizia la raccolta. Il Torino era primo al termine delle due fasi precedenti e ora che ha iniziato la più importante si trova in vantaggio di quattro punti sulla zona playoff. Psicologicamente è più importante per Bianchi perché ora può giocare più sereno, mentre invece la squadra ha dato sempre l’impressione di non cercare a tutti i costi il risultato con espedienti sapendo benissimo che prima o poi sarebbe accaduto, c’era andata molto vicina a Modena a Cittadella e a Varese mentre a Padova e a Brescia nonostante le proprie colpe non meritava di perdere.Uno sguardo sulla partita di oggi ci dice che i granata ottenuto il vantaggio alla prima occasione hanno cercato più di mantenere il controllo della partita piuttosto che affannarsi per chiuderla, non hanno corso soverchi rischi però si sa che il calcio è fatto anche di episodi e una partita come quella di Modena che sembrava più chiusa di quella di oggi è andata a finire male.Forse questo è un limite del Toro o l’unico limite del Toro, ma le altre probabilmente ne hanno di più visto che inseguono abbastanza distanziate.

Stefano Brugnoli