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La franchezza di Cairo, l’accettazione di Juric: basi solide per il rinnovo

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Il contratto scadrà il prossimo 30 giugno. Come preannunciato dal presidente granata, tra febbraio e marzo si inizierà a parlare di rinnovo
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Il rapporto tra Urbano Cairo e Ivan Juric appare solido, anche dopo quanto visto nel mercato di riparazione. Da una parte c’è la franchezza, quella di Cairo, dall’altra c’è l’accettazione di Juric che anche nella conferenza stampa di ieri, sabato 3 febbraio, ha espresso questo concetto. La condivisione delle idee sembra totale. Juric sa cosa vuole la società e la società sa che attraverso Juric si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. Anche nelle congiunture meno favorevoli a livello economico, le parti hanno trovato il loro accordo. E questa è la base più importante per poter sedersi al tavolo serenamente in vista del futuro. Del resto, il prolungamento del contratto di Juric (scadenza il 30 giugno 2024) è ormai divenuto un tema caldo di attualità, considerato che lo stesso Cairo, non più tardi di qualche settimana fa, aveva parlato di febbraio-marzo come mesi cruciali per decidere il da farsi.

“Il presidente è stato chiaro: ha detto quello quale era la situazione” dice Juric

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"Dovevamo fare un mercato di prestiti o parametri zero, cercando di stare attenti a livello economico. Volevamo giocatori che ci possano dare una mano ma non è facile trovarli a zero. Abbiamo fatto il meglio possibile di quello che si poteva fare" ha sottolineato Juric nella conferenza stampa della vigilia del match contro la Salernitana. Juric ha apprezzato e ha accettato la posizione di Cairo e del club. Lo ha detto a chiare lettere: “Abbiamo fatto una chiacchierata, ci è stato detto che non si poteva fare nulla. Ci sono altri momenti in cui il presidente ha investito, ma stavolta non si poteva fare. Con franchezza il presidente ha detto quale era la situazione”. Queste parole, soprattutto se rapportate a quelle di inizio mandato, indicano un cambiamento netto del rapporto tra Juric e la proprietà. Come detto sopra, la condivisione delle idee, a cinque mesi dalla fine del contratto triennale sottoscritto il 1° luglio 2021, appare totale ed è fondato su due principi: l’accettazione di Juric e la franchezza di Cairo. Insomma il rapporto umano tra le parti adesso è più che buono. Ed è chiaro che questa è la base per fare dei ragionamenti anche di tipo progettuale.

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