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TURIN, ITALY - DECEMBER 05: Matthijs de Ligt of Juventus competes for the ball with Andrea Belotti of Torino FC during the Serie A match between Juventus and Torino FC at Allianz Stadium on December 05, 2020 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
Come affrontare la Juventus? Davide Nicola se lo sta chiedendo dal triplice fischio di Marassi contro la Sampdoria. Il suo Torino fronteggerà la miglior difesa del campionato, ma i bianconeri hanno palesato diverse difficoltà, relative soprattutto alla fluidità di manovra. Il discorso affrontato per il Sassuolo non più tardi di due settimane fa vale anche per la Juventus di Andrea Pirlo. I bianconeri, infatti, puntano a costruire dal basso, evitando i lanci lunghi. Nessuno in Serie A tiene il pallone quanto la Juventus (31 minuti in media a partita contro i 24’51” del Torino), ma oltre la metà di questo minutaggio va in scena nella metà campo bianconera (16’18”). Per intenderci l’Atalanta che tiene la sfera in media 27’54” è molto più proiettata nel possesso palla nella metà campo avversaria (14’48”). La considerazione che ne consegue è la seguente: la Juventus ama comandare le operazioni, ma fatica a rendersi pericolosa in fase offensiva con azioni collettive. Le giocate dei singoli, ovviamente, hanno fatto e faranno ancora la differenza nella Juventus, ma quel gioco spumeggiante nella metà campo avversaria che Pirlo predilige si è visto soltanto a tratti.
IMBUCATE - A differenza dell’Atalanta, la Juventus aggredisce meno alta e ciò potrebbe dare un po’ di respiro ai giocatori granata, soprattutto a Rolando Mandragora in mediana. In fase di possesso, però, la Juventus ama alzare parecchio il proprio baricentro. Di conseguenza, la difesa bianconera tende a lasciare molto campo sguarnito alle proprie spalle. Nel match d’andata, ad esempio, una disposizione simile permise a Zaza di trovarsi a tu per tu con il portiere della Juventus per il possibile 0 a 2. Oppure a San Siro contro l’Inter il raddoppio nerazzurro fu generato da una verticalizzazione di Bastoni per Barella, che praticamente poté correre indisturbato per 40 metri verso la porta avversaria. Nicola, perciò, dovrebbe impostare la partita sulla falsariga del match contro l’Inter. Il suo Torino conterrà e ripartirà con una consapevolezza: rispetto all’Inter, la Juventus attuale è più perforabile in velocità ed è meno efficace nella manovra offensiva.
STRATEGIA - La versione granata nel Derby della Mole, però, dovrà produrre più occasioni rispetto a quanto capitato contro l’Inter. È vero che in quel caso il Torino non meritò di perdere, ma fece un po’ poco per vincere. Da sfruttare a dovere dovranno essere i calci piazzati che si sono dimostrati un’arma importante nel Torino di Nicola. All’andata fatali per il Torino risultarono i cross dalla destra della Juventus. I granata subirono due reti identiche, gestendo malissimo le marcature. La Juventus ha siglato 9 reti di testa (8 quelle del Torino), ma è soltanto ottava per numero di cross effettuati in questa Serie A. Dunque, come sempre, il carattere dovrà essere accompagnato da una strategia tattica adeguata e particolarmente studiata. Imbrigliare la Juventus 2020/2021 è possibile, così come perforarla. Ci vorranno tanta attenzione e idee lucide.
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