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Pur senza entusiasmare i granata hanno dominato la partita con un possesso palla doppio rispetto agli avversari, imbastendo numerosissime azioni per poi concluderne poche di cui solo una pericolosa che è valsa la vittoria finale.D’altro canto le pochissime volte che l’Albinoleffe si è affacciato in area non ha fatto certo passare momenti tranquilli a Bassi che peraltro si è disimpegnato sempre al meglio.Oggi tutto è finito con una vittoria, però partite stradominate in questo modo non possono esser chiuse con un solo gol di vantaggio e per far questo occorre più determinazione e più personalità.Probabilmente i granata sentono la pressione di una classifica non all’altezza delle legittime aspettative e anche le cose più semplici risultano difficili. In certi frangenti i due centrocampisti, non dotati di grande inventiva per proprie caratteristiche, dovevano inventarsi azioni in quanto i quattro davanti erano fermi e non facevano nessun movimento e questo anche nel secondo tempo con la squadra in vantaggio. Uno di questi, De Vezze, massacrato da fischi per qualche errore di troppo nel primo tempo ha reagito da uomo prima che da calciatore giocando una ripresa di grande spessore pressoché perfetta. Forse qualcuno dirà che i fischi gli hanno fatto bene, ma a mio parere fischiare un giocatore che si impegna è sempre un errore anche se questi commette degli sbagli. Lo sfogo di Bianchi dopo la rete sembra avvalorare la mia tesi.Mi ripeto: applaudire la squadra solo quando vince e fischiarla se non lo sta facendo non appartiene al dna storico del tifoso granata; sarà un segno dei tempi che stanno cambiando, in peggio aggiungo io.La mancanza di determinazione e personalità è una caratteristica di questa squadra che ciclicamente viene a galla e la si può superare solo con una continuità di risultati che aumenti l’autostima.Sembra essere una contraddizione ma è così, la cosa che ti impedisce una continutà di risultati la si può superare solo ottenendo risultati, altrimenti tutta la stagione vivrà di alti e bassi.Sabato il test molto importante in quel di Reggio Calabria dirà se questo Torino sta iniziando a diventare “grande” oppure se imploderà nuovamente su se stesso.Tatticamente mi sembra una buona soluzione affiancare Sgrigna a Bianchi, non a caso in queste tre partite si è mantenuta la media inglese anche se si è giocato con avversari modesti. Però questa intesa va affinata in allenamento per fare in modo che sia più decisiva e deleteria per le difese avversarie, perché a più riprese si è visto che siamo ancora lontani a una intesa sufficiente.L’ultimo pensiero va a Mondonico, da applausi la sua iniziativa di portare la sua squadra al Museo del Grande Torino, curioso che non ci sia mai andata la squadra granata…se non sai da dove vieni non saprai neanche dove andare.
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