Nei due precedenti con Antonio Giua della sezione di Olbia, al Torino non era andata benissimo. Basti pensare alla sconfitta contro il Venezia: fu proprio il fischietto sardo ad annullare il gol a Belotti interpretando la posizione di Pobega come attiva. E neanche ieri, al Dall’Ara di Bologna, è andata benissimo. Il Toro ha fallito l’ennesima prova del nove e dopo due vittorie consecutive è tornato meritatamente alla sconfitta contro il Bologna di Thiago Motta. Ci sono però diversi episodi da analizzare tra i quali spicca quello in occasione del gol della vittoria dei padroni di casa, che nasce da una sospetta sbracciata di Orsolini su Ricci.
IL TEMA
La moviola di Bologna-Torino 2-1: Orsolini sbraccia su Ricci, è fallo
Lucumì frana su Miranchuk: penalty sacrosanto
—La cronaca degli episodi inizia al minuto 22’: il lunghissimo lancio di Milinkovic-Savic non viene letto da Lucumì, che si fa scavalcare dal pallone e, soprattutto, lascia sfilare Miranchuk. Il trequartista granata è abilissimo nell’aggancio e con uno stop a seguire di esterno, taglia fuori il difensore rossoblù che gli frana addosso alle porte dell’area di rigore: penalty sacrosanto anche se il Var controlla che il fallo sia avvenuto dentro l'area. Viene giudicato che la carica del difensore bolognese decisiva nello sbilanciare Miranchuk sia in area e così in effetti è. Il dubbio è piuttosto sul colore del cartellino a Lucumi, viene tirato fuori il cartellino giallo, ma l'interpretazione dell'arbitro - Soumaoro ritenuto vicino - è discutibile.
Un piccolo giallo sul finire del primo tempo. Lucumi sbaglia e Karamoh si avventa verso la porta, Giua ferma tutto e fa ribattere la punizione precedente. Sembra perchè ritenga che la posizione sia sbagliata. L’altro episodio decisivo, commentato anche da Paro nel post-partita, è il fallo non fischiato ad Orsolini in occasione del 2-1: “L’arbitro era vicino, era proprio lì. In altre situazioni così, questi falli si fischiano”. Il vice di Juric si riferisce alla sbracciata di Orsolini, che colpisce Ricci in volto prima di allargare il pallone che porta al gol di Posch. I colpi al volto sono sempre punibili. Giua non sanziona un fallo evidente tra le proteste dei granata, che si erano anche fermati (Vanja prende anche un cartellino) e Nasca non lo richiama al VAR: è la seconda volta in due partite, dopo l’episodio di Messias.
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