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Foto: Sky Sport
"Tanti cartellini, gioco spezzettato e un rigore non concesso. La prestazione di Massa a San Siro è stata tutt’altro che indimenticabile. L’episodio capitato nell’area interista al 38’, in realtà, non è semplicissimo. Soprattutto nei giorni delle polemiche sulla regola del fallo di mano (anche se gli arbitri non dovrebbero farsi influenzare dai polveroni mediatici). Proprio per questo, però, è stato inserito l’ausilio della tecnologia, che in questo caso non è stata sfruttata. Il Torino, oltre a quei dodici minuti di blackout, ha più di qualche rammarico visto che l’episodio da rigore è arrivato sul punteggio di 0-1 e avrebbe potuto indirizzare il match su un altro binario.
"L’EPISODIO CHIAVE - Minuto 38, De Silvestri mette in mezzo un pallone insidioso che Belotti non riesce a deviare. Dietro di lui c’è Bastoni che parte con le braccia dietro al busto ma si prende il rischio di riallargarle e soprattutto di muoverle verso il pallone. Il braccio non aumenta più di tanto il volume del corpo, è vero, ma quello che conta in questo caso è la dinamica. E Bastoni va, volontariamente, a cercare la palla con il braccio destro. La regola, in questo caso è chiara: “È un’infrazione se un calciatore: - tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, compreso se muove la mano o il braccio verso il pallone”. Massa e il VAR Nasca, però, non sono dello stesso avviso e il direttore di gara non viene neanche richiamato al monitor.
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