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"La Moviola di Torino-Inter: Irrati è stato tirato in ballo a più riprese, in una partita in cui non sono mancati episodi contestati. I principali sono stati il fallo che ha originato la punizione da cui è scaturita la rete decisiva di Kondogbia e i due rigori reclamati dal Torino, uno per tempo.
"Al 30’, nei pressi della linea laterale, Glik prende posizione su Icardi, in modo non falloso. Certo, il capitano polacco del Torino allarga il braccio ed è questo che viene punito da Irrati. L’arbitro, infatti, pochi minuti prima era stato accondiscendente su un’altra sbracciata di Glik, sempre su Icardi. Al 25’, infatti, il polacco stava uscendo palla al piede e ha sgomitato fallosamente su un Icardi che stava cercando di contrastarlo. Qui sì che ci stava il cartellino giallo, mentre sarebbe stato più giusto lasciare correre sul fallo che poi è risultato decisivo. Si può quindi pensare a una compensazione dell’arbitro, che ha fischiato il secondo contatto dopo aver lasciato correre ingiustamente dopo il primo. Dalla punizione fischiata è poi nata la rete decisiva di Kondogbia.
"Per quanto riguarda la moviola, soffermiamoci ora sui rigori reclamati: nel primo tempo, al 40’, Belotti attacca la profondità e arriva prima di Murillo su un pallone in area. C’è un contatto tra difensore e attaccante, ma sembra davvero troppo poco per fischiare il rigore. L’attaccante, bravo a prendere il tempo al colombiano, avrebbe potuto rimanere in piedi perché era possibile creare un’occasione pericolosa.
"Nella ripresa, poi, Maxi Lopez è in area palla al piede e viene circondato da tre interisti. Felipe Melo arriva da dietro e con la gamba interviene in modo irruento, colpendo il fianco dell’avversario. Il contatto non sembra tale da far cadere l’argentino, che accentua un po’ la caduta, ma resta scomposto e non sulla palla. In sostanza, era un rigore che si poteva assegnare, ma non si può urlare allo scandalo dopo che Irrati ha lasciato proseguire il gioco.
Infine, nel primo tempo l’Inter prova a protestare per un mani di Vives. Il braccio del centrocampista granata è largo, ma il tocco è assolutamente involontario. Giusto lasciare correre.
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