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Nonostante tutto, il Torino torna a vincere contro il Milan dopo più di tre anni. L'ultima volta era datata settembre 2019: ci hanno pensato le reti di Djidji e Miranchuk a portare la prima vittoria contro una big dell'era Juric. Per fortuna di Abisso e Aureliano, rispettivamente arbitro e VAR della sfida, il gol di Messias al 67' non ha inciso sul risultato finale e la contesa si è chiusa sul 2-1. Gestione francamente inaccettabile quella di Rosario Abisso, non nuovo rispetto a questo genere di prestazioni. Oltre all'episodio del 2-1, che approfondiremo, non ha mai la gara in pugno e distribuisce cartellini in maniera del tutto scriteriata.
La cronaca inizia al minuto 16, quando i granata protestano per un penalty perché Pobega tocca con il braccio nei pressi dell'area di rigore. In realtà il fallo di mano c'è, ma avviene fuori dall'area dopo una deviazione dello stesso Pobega con la coscia. Abisso non vede e il VAR non può intervenire. Al 23' il primo cartellino giallo: Schuurs si allunga il pallone e nello slancio colpisce Pobega, Abisso non ha dubbi, ma è un giallo a dir poco esagerato che rischia di condizionare la partita dell'ex Ajax. Forse se ne rende conto, troppo tardi, anche Abisso che subito dopo ammonisce anche Buongiorno (29') e Kalulu (33') soltanto per difendere una metro di giudizio insostenibile. Tanto è vero che il direttore di gara torna sui propri passi e perdona diversi interventi dal 33' al 71', quando la partita gli sfugge di mano per la seconda volta (a causa dell'errore sul gol) e torna ad estrarre cartellini in maniera abbastanza casuale (4 gialli e un rosso a Juric in venti minuti).
Al 67' l'episodio che può cambiare il match: Buongiorno è in netto anticipo su un lancio lungo indirizzato verso Messias, difende il pallone cercando di giocarlo per Milinkovic-Savic in uscita, ma va a terra, spinto dall'attaccante rossonero. Abisso è lontano dall'azione, non vede la spinta e convalida il gol, ma il replay è evidente: il brasiliano del Milan appoggia due mani sulla schiena del difensore granata, che al netto dell'errore di valutazione, subisce un fallo troppo evidente per non essere segnalato. Tutto lo stadio si aspetta una chiamata del VAR Aureliano, che invece non arriva. Le proteste dei granata sono vibranti e Juric paga con l'espulsione.
Beffarda la scena che arriva al 90': la punizione di Rebic viene deviata dalla barriera granata in maniera regolare, ma Abisso (che sul gol non era stato avvisato dal VAR) ferma il gioco per un silent check che, per fortuna, non ha seguito. Anche la gestione del recupero è difficile da comprendere. Vengono assegnati 5 minuti di recupero, il pallone esce al 94'40'' e Abisso, a causa delle perdite di tempo assegna un minuto e mezzo in più, ufficializzandolo col quarto uomo. È vero che il pallone esce e si perde, è altrettanto vero che Abisso concede un minuto e mezzo extra, ma il gioco si era fermato con 20 secondi di recupero residui.
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