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La moviola di Torino-Spezia 0-1: il rigore c’è, ma Caldara era da rosso

La moviola di Torino-Spezia 0-1: il rigore c’è, ma Caldara era da rosso - immagine 1
Passiamo in rassegna tutti gli episodi da moviola della partita persa in casa dal Toro: giusto sanzionare il tocco di mano di Djidji

Silvio Luciani

Allo Spezia di Luca Gotti basta un rigore di Nzola per portare a casa tre punti dall'Olimpico Grande Torino. L'entusiasmo che aveva accompagnato i granata alla vigilia si è trasformato in fischi, per una prestazione decisamente non all'altezza. Il Toro di Juric non è mai stato in partita, non è riuscito a rendersi pericoloso e ha subito uno Spezia nettamente più energico e focalizzato sul match. Arbitro dell'incontro era il genovese Davide Ghersini, autore di una prova insufficiente.

Djidji aumenta il volume del corpo, ma c'era un rosso per Caldara

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Gli episodi, principalmente, sono due. Al minuto 27' il match si sblocca: lo Spezia attacca, Reca calcia verso la porta di Milinkovic-Savic e il pallone viene deviato da Djidji. Ghersini non ha dubbi e assegna il calcio di rigore per lo Spezia e riguardando le immagini ha ragione: il braccio del difensore francese è largo e aumenta il volume del corpo. Al 51', nell'unico momento di forcing granata, Sanabria supera Caldara al limite dell'area e viene steso dal difensore ex Milan. Ghersini tira fuori il giallo, ma sarebbe stato più giusto il rosso per DOGSO (denying an obvious goal scoring opportunity, in parole povere chiara occasione da gol): sembrano esserci tutti i criteri, ovvero possesso del pallone, direzione generale dell'azione - Sanabria sarebbe andato direttamente davanti a Dragowski - e distanza dalla porta.

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