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Sono arrivati alla spicciolata al Jolly Hotel di Piazza Carlo Felice i quattro neo acquisti granata, posticipato regalo di Natale di Cairo. L’ultimo a presentarsi è stato Matteo Melara, impegnato con le visite mediche....
"Sono arrivati alla spicciolata al Jolly Hotel di Piazza Carlo Felice i quattro neo acquisti granata, posticipato regalo di Natale di Cairo. L’ultimo a presentarsi è stato Matteo Melara, impegnato con le visite mediche. Dopo il bombardamento di flash ad opera dei fotografi e l’introduzione di rito del Presidente, i quattro hanno iniziato a rispondere alle domande dei giornalisti, dimostrando buona personalità anche di fronte ai microfoni. Il primo a prendere la parola è stato l’ex cagliaritano Ferrarese, che indosserà la maglia numero 10.
"“Col Cagliari –esordisce- avevo ancora un anno di contratto, ma non mi è pesato rinunciarvi. Venire al Toro è un onore per me. Sono contentissimo di questa scelta. So di entrare a far parte di un gruppo compatto e già forte, ma spero di poter dare un contributo, per rafforzarlo ulteriormente”. Alla domanda riguardante il declassamento in B, l’esterno ha risposto: “Col Cagliari avevo raggiunto la serie A nel pieno della mia maturazione calcistica. Credo che 27 anni sia l’età giusta per dimostrare il proprio valore anche in massima serie, ma non c’erano più le condizioni per far bene. (vedi le quattro panchine alternatesi da inizio stagione, ndr). A Torino voglio giocare, conquistare la serie A da protagonista e dimostrare di meritarla davvero”.
"Lucarelli le ha raccontato qualcosa dell’ambiente che avrebbe trovato, chiede un giornalista all’ultimo arrivato Melara (che porterà il 79). “A Livorno ho conosciuto tanti ex granata, dividevo la camera con De Ascentis. Mi hanno parlato molto del calore dei tifosi, dell’ambiente, degli stimoli che ricevi giocando. Cristiano è molto rammaricato di aver lasciato Torino, ma i problemi con la vecchia società e l’amore per la sua Livorno gli hanno imposto un difficile addio. Per quel che mi riguarda –ha continuato- a Livorno ero contento, ma dopo tanti anni volevo cambiare aria, misurarmi con una piazza più prestigiosa, rimettermi in gioco alla ricerca di nuove motivazioni. La categoria inferiore non è un elemento che mi svaluta, so che la B è un torneo molto difficile e voglio dare il mio contributo”. All’immancabile domanda sulla Juventus, cui ha realizzato il suo primo gol in serie A, ha risposto: “So quant’è sentita la rivalità. Io purtroppo gol ne segno pochi, anche se mi piace spingermi avanti su palla inattiva. Segnare alla Juventus è stato emozionante, ma adesso penso a fare gol in questo campionato”.
"Chi, invece, come ha ricordato il presidente Cairo, di gol ne segna parecchi è Fabio Gallo (maglia numero 8), centrocampista di geometria, cresciuto nel vivaio interista e collezionista di promozioni di categoria. “E’ vero –dichiara- faccio qualche gol, ma sostanzialmente è perché tiro i rigori. Inoltre mi piace calciare le punizioni, per cui ho più occasioni di andare a rete”
"Perché ha scelto il Torino tra le varie squadre che l’hanno cercata?“Ho scelto il Torino, anche se ho ricevuto altre offerte, perché la società mi ha voluto fortemente e questo mi ha riempito d’orgoglio. Il Toro ha un progetto, una società seria alle spalle, mi hanno contattato per primi e non posso che dirmi contento. E poi voglio raggiungere il traguardo personale delle 6 promozioni!”.Le prime parole di Zisis Vryzas (maglia numero 30) da giocatore granata arrivano dopo l’accostamento, proposto dal Presidente Cairo, con Ferrini, l’ultimo campione d’Europa ad aver indossato la casacca granata, prima dell’arrivo del greco. La prima domanda riguarda un suo possibile impiego già sabato contro il Pescara.“Sono pronto – risponde sicuro- non gioco una gara ufficiale da un po’ di tempo, ma in questi mesi ho sempre lavorato bene. Inoltre questo riposo mi è servito per recuperare lo smalto, dopo un lungo periodo piuttosto stressante".La concorrenza in avanti è spietata, Stellone e Muzzi hanno fatto molto bene finora. Cosa pensa di questa rivalità in attacco?“Sia Muzzi che Stellone sono ottimi giocatori, che conosco e stimo. Loro sono molto bravi, ma non è un grosso problema, un po’ di sana rivalità in una squadra non può che far bene”.
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