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CONTROCORRENTE

La quinta sconfitta in campionato arriva in fotocopia contro la Fiorentina

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Controcorrente di Gino Strippoli – I granata scendono al decimo posto in classifica senza attenuanti e sabato c’è il Derby!

Diventa davvero sempre più difficile scrivere un articolo di riflessioni sulla partita del Toro perché sembrano ormai tutte una fotocopia dell’altra, da una sconfitta all’altra senza mai un risvolto positivo. Gli errori sono gli stessi, sempre individuali, per la maggior parte dei tre centrali che si alterano a chi sbaglia di più. Contro la Fiorentina è toccato a Maripan combinare il più bel pasticcio, quasi in coabitazione con Milinkovic-Savic, dico quasi perché il portiere granata qui ha sicuramente meno colpe, ma questa uscita a metà su Kean lo mette un po' in compartecipazione con il gol subito.

Prima di lui contro la Roma c’era stato il duetto Linetty-Masina e nelle altre partite anche Coco ci ha messo il suo zampino. Ecco che arriva la mia frase in fotocopia: questa squadra non ha una retroguardia da massimo campionato. A parte la personalità ma a questi giocatori manca la qualità e molta tecnica e non è che Walukiewicz sia meglio solo perché ha fatto meno errori, ha anche giocato meno degli altri.

La partita contro la Fiorentina ha visto ancora una volta il Toro soccombere in mezzo al campo, non c’è nessuna costruzione di gioco, spesso ci si è affidato nuovamente ai lanci lunghi di Vanja. Ma non era quasi un credo proibito di mister Vanoli il passaggio indietro per Milinkovic-Savic e il lancio a scavalcare il centrocampo? Ovviamente non è una critica all’allenatore granata ma solo lo specchiarsi in una realtà che recita che con questo organico il gioco che vorrebbe Vanoli non è praticabile e ovviamente per fare punti o meglio cercare di farli si cerca una soluzione che sembra essere quella legata al sistema dell’ex Juric.

Non che la “Viola” abbia creato chissà quali pericoli a Milinkovic-Savic ma nel calcio vince chi sbaglia meno e la squadra di Palladino sebbene abbia avuto difficoltà nelle finalizzazioni delle azioni ha comandato in campo con un bel gioco sugli esterni con Dodo a destra e con Sottil a sinistra, mentre in mezzo al campo Bove e Richardson, aiutati anche da Beltran e Colpani, hanno sempre avuto la meglio sui giocatori granata con passaggi a memoria tra loro. La Fiorentina ha fatto tutto quello che non ha fatto il Toro, mai un idea di gioco, azioni che partivano da Coco o Maripan con lanci spesso sbilenchi o mandati direttamente fuori campo. Quando non si ha in pugno il centrocampo si soccombe e queste manchevolezze si erano già viste anche contro il Como, ma la vittoria aveva un po’ addolcito il tutto. Troppi sono gli errori nei passaggi ma soprattutto le azioni sono sempre lente e prevedibili.

Sicuramente l’infortunio di Adams ha penalizzato il Toro, perché ad oggi lui è l’attaccante di punta di questa squadra. Ma pensiamo solo a quanti palloni ha ricevuto ad esempio Sanabria? Uno solo e lui con una bella rovesciata ha sfiorato la traversa. Quando non si servono a dovere gli attaccanti, se mancano gli inserimenti dei centrocampisti chi segna? Di certo non Vlasic ancora deludente, lui l’opportunità le ha avute e ben due, ma in una libero e senza avversari a contrastarlo ha tiracciato alto sulla traversa e nell’altro caso ha mollato un tiro debolissimo che si è accucciato tra le braccia del portiere.

L’unica nota positiva tra i granata è stata la prestazione di Pedersen, infatti il norvegese è stata una vera spina nel fianco per la retroguardia capitanata da Ranieri. Il ragazzo granata ha vinto il duello con Gosens che non è mai riuscito a frenarlo tant’è che con un bel diagonale ha preso un palo ma soprattutto ha sfornato molti cross in area che nessuno dei suoi compagni è riuscito a sfruttare.

Anche se da parte avversaria oltre al gol di Kean  si conta una bella conclusione di Dodo sul finire respinta da Savic e un palo pieno di Mandragora su punizione, quindi poche vere occasioni , la Fiorentina ha dimostrato una superiorità in ogni zona del campo. Sabato c’è il Derby e in che condizioni questa squadra potrà affrontarlo è davvero difficile da immaginare.