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La sfida contro la Roma, almeno in teoria, si presenta come ideale per le caratteristiche tecnico-tattiche dei granata. I giallorossi, d’altronde, amano tenere la sfera e costruire le azioni dal basso. I granata, invece, hanno confermato anche a Udine di prediligere il contenimento e le ripartenze. Un Torino tatticamente ordinato potrebbe far male a un Roma qualitativamente più forte ma molto altalenante in questa stagione. I ragazzi di Paulo Fonseca, inoltre, dovranno fare i conti con la sfida di ritorno di Europa League contro l’Ajax di domani, giovedì 15 aprile. Avranno, perciò, meno tempo per preparare la gara sotto la Mole. Al Torino il compito di stanare la peggior difesa delle “sette sorelle” dell’edizione 2020/2021 della Serie A. Le reti incassate dalla Roma, infatti, sono state addirittura 44. I capitolini hanno, però, il sesto attacco del torneo con 54 gol e sono sesti anche per numero di tiri (404, un’ottantina in più rispetto al Torino).
TRA LE LINEE - La Roma lavora meno rispetto ad altre formazioni sulle corsie laterali, ma tiene parecchio il pallone. Si avvicina ai 29 minuti medi a partita ed è in linea con Napoli, Inter e Lazio (appena sopra ci sono Juventus e Sassuolo). Lo schieramento adottato da Fonseca da inizio stagione è fortemente improntato allo sfondamento centrale. Due trequartisti supportano sempre una prima punta. Lo schermo davanti alla difesa del Torino (Mandragora in primis) sarà chiamato agli straordinari. Sarà fondamentale lasciare meno spazio possibile tra le due linee, ovvero tra la difesa a tre e il centrocampo a cinque di Davide Nicola. Riproporre Verdi mezz’ala potrebbe avere un senso in fase di ripartenza, ma potrebbe rappresentare un azzardo più accentuato rispetto al Derby e alla trasferta di Udine per quanto concerne la schermatura sopra citata. Lasciare campo libero e visuale aperta ai trequartisti della Roma risulterebbe deleterio per il Torino, soprattutto se una simile situazione di presentasse con una certa costanza. Quella relativa a Verdi, perciò, non sarà una scelta semplice per Nicola.
PRESSING ALTO - Il 3-4-2-1 di Fonseca nasce come modulo più difensivo che offensivo. I tre avanti, difatti, sono funzionali nella strategia difensiva dei giallorossi. L’obiettivo è strappare la palla agli avversari il più alto possibile con la punta sul centrale di difesa e con i due trequartisti immediatamente attivi sugli altri due difensori, senza dimenticare i due esterni che tallonano, ostacolando la giocata, i due tornanti rivali. Non sarà facile per il Torino costruire dal basso. Si potrebbero vedere più lanci del solito dalle retrovie verso le due punte in casa granata, scavalcando il centrocampo. Altro punto di forza del Torino potrebbero essere le palle da fermo, decisive anche a Udine. La Roma, complice anche la giovane età, è una squadra che notoriamente rischia di addormentarsi su qualche corner o punizione. I granata dovranno pungere al momento giusto senza però mai perdere l’equilibrio e la compattezza tra i reparti.
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