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di Paolo Morelli
Una settimana intensa quella che si conclude oggi. Tanti cambiamenti ed un rinnovato entusiasmo per tentare di riaddrizzare una stagione andata male sin dall’inizio, salvando...
di Paolo Morelli
Una settimana intensa quella che si conclude oggi. Tanti cambiamenti ed un rinnovato entusiasmo per tentare di riaddrizzare una stagione andata male sin dall’inizio, salvando il salvabile. È tornato Gianni De Biasi, per la terza volta chiamato a risollevare le sorti del Toro.Domenica scorsa la disfatta di Genoa. Un 3-0 che brucia ancora e che soprattutto ha visto una non-squadra scendere in campo al Marassi. Una delle partite più brutte, caratterizzata dalle imprese di “Jimmy” Fontana, l’unico cuore Toro rimasto tale, e dagli orrori di Recoba e Di Michele (con quei discussi cartellini gialli). Si voleva ripartire, e mentre i più chiedevano a gran voce la testa di Novellino, Cairo lo confermava ancora.Poi quegli 800 tifosi alla Sisport ad esprimere tutta la loro rabbia, perché un tifoso del Toro non si merita queste cose, come non se lo merita nessun tifoso. Ma la piazza granata è stufa di vedere la mancanza di impegno dei propri beniamini. Brutto vedere Monzon che se ne va di nascosto e gli stessi Recoba e Di Michele bersagliati dalla tifoseria. Ma se si è arrivati a questo punto la colpa non è certo dei sostenitori.È Cairo a dare un colpo di scena, che poi è un colpo di scena a metà. Una di quelle cose che si sarebbero dovute fare ben prima, ma meglio tardi che mai. Via Novellino, torna De Biasi. Nessuno si aspettava il ritorno del tecnico che ci ha portato in serie A e che, richiamato, ci aveva fatto salvare. Giusto auspicare che sia lui a salvarci di nuovo, anche se le partite rimaste sono davvero poche. Ma il “nuovo” allenatore ha deciso di puntare su Rosina e Corini. Il primo a Genova, partito dalla panchina, ha fatto ben poco entrato già sul 2-0. Il secondo era già in disparte.Ruolo di guida affidato al “Genio” con un rinnovato ruolo di trascinatore, ovviamente in attacco, mai più esterno di fascia, a Rosinaldo. Questi i punti dai quali vuole ripartire De Biasi, per tentare una salvezza assolutamente non impossibile ma che, con il morale a terra, risultava irraggiungibile. Tanta voglia di fare bene, tanta voglia di dimostrare il proprio valore. Tanta voglia di Toro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Una settimana intensa quella che si conclude oggi. Tanti cambiamenti ed un rinnovato entusiasmo per tentare di riaddrizzare una stagione andata male sin dall’inizio, salvando...
di Paolo Morelli
Una settimana intensa quella che si conclude oggi. Tanti cambiamenti ed un rinnovato entusiasmo per tentare di riaddrizzare una stagione andata male sin dall’inizio, salvando il salvabile. È tornato Gianni De Biasi, per la terza volta chiamato a risollevare le sorti del Toro.Domenica scorsa la disfatta di Genoa. Un 3-0 che brucia ancora e che soprattutto ha visto una non-squadra scendere in campo al Marassi. Una delle partite più brutte, caratterizzata dalle imprese di “Jimmy” Fontana, l’unico cuore Toro rimasto tale, e dagli orrori di Recoba e Di Michele (con quei discussi cartellini gialli). Si voleva ripartire, e mentre i più chiedevano a gran voce la testa di Novellino, Cairo lo confermava ancora.Poi quegli 800 tifosi alla Sisport ad esprimere tutta la loro rabbia, perché un tifoso del Toro non si merita queste cose, come non se lo merita nessun tifoso. Ma la piazza granata è stufa di vedere la mancanza di impegno dei propri beniamini. Brutto vedere Monzon che se ne va di nascosto e gli stessi Recoba e Di Michele bersagliati dalla tifoseria. Ma se si è arrivati a questo punto la colpa non è certo dei sostenitori.È Cairo a dare un colpo di scena, che poi è un colpo di scena a metà. Una di quelle cose che si sarebbero dovute fare ben prima, ma meglio tardi che mai. Via Novellino, torna De Biasi. Nessuno si aspettava il ritorno del tecnico che ci ha portato in serie A e che, richiamato, ci aveva fatto salvare. Giusto auspicare che sia lui a salvarci di nuovo, anche se le partite rimaste sono davvero poche. Ma il “nuovo” allenatore ha deciso di puntare su Rosina e Corini. Il primo a Genova, partito dalla panchina, ha fatto ben poco entrato già sul 2-0. Il secondo era già in disparte.Ruolo di guida affidato al “Genio” con un rinnovato ruolo di trascinatore, ovviamente in attacco, mai più esterno di fascia, a Rosinaldo. Questi i punti dai quali vuole ripartire De Biasi, per tentare una salvezza assolutamente non impossibile ma che, con il morale a terra, risultava irraggiungibile. Tanta voglia di fare bene, tanta voglia di dimostrare il proprio valore. Tanta voglia di Toro.
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