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La sfida con il Chievo spartiacque della stagione granata

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L’editoriale di Gino Strippoli / Il Toro cerca a Verona la quarta vittoria consecutiva
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Sperare non costa mai nulla e, dopo le tre vittorie consecutive, il Toro cercherà oggi il poker che gli permetterebbe di alimentare quel piccolo lumicino che porta verso l’Europa.  I giocatori ci credono, un po’ meno i tifosi, scottati più volte in questa stagione da prestazioni a saliscendi, ma ciò che è arrivato al tifo granata è la voglia di riscossa di Belotti e compagni vista nelle ultime tre partite.

Proprio il bomber e capitano granata sembra essere ritornato quel giocatore tutto grinta e gol invidiato da mezza Europa. Se al suo score mancano ancora molti gol, solo 9 gli attuali in campionato, è altrettanto vero che in Italia il capitano granata è l’attaccante che ha subito più falli di tutta la serie A, ben 75, ovvero un infinità. L’ultima partita contro l’Inter ne è stata un ampia dimostrazione con Belotti che non ha segnato ma ha portato durante la partita in dote due ammonizioni e guadagnando punizioni su punizioni. Anche questo vuol dire essere protagonista.

Questa sera, la partita inizierà alle 18, il Toro ha la possibilità con una vittoria di inseguire un sogno quasi impossibile ma da perseguire finché c’è ossigeno. Le distanze con le altre squadre non sono abissali e comunque i granata devono continuare sempre più a conquistare i tifosi  con i gol e le prestazioni.

Contro il Chievo Verona potrebbe essere davvero lo spartiacque di una stagione non brillante,  e sin qui fallimentare dal punto di vista dell’obiettivo europeo. Ma, finché c’è vita, c’è speranza e i conti si faranno solo a fine stagione tenendo conto che oggi come oggi il Toro ha iniziato un nuovo corso e una  nuova filosofia di gioco con Walter Mazzarri.

Oggi l’allenatore granata  potrebbe schierare il suo Toro verso un 3-5-2 tradizionale più che un 3-4-3 come ha fatto con la presenza di Ljajic . Il serbo in forte dubbio per un risentimento muscolare, se non ce la dovesse fare ecco che il centrocampo granata sarebbe costituito da Rincon con ai suoi fianchi Baselli e Obi e sulle corsie esterne De Silvestri e Ansaldi. Un centrocampo sicuramente più coperto e equilibrato a meno che Mazzarri non voglia giocarsi la carta Edera. Il ragazzo smania dalla voglia di giocare e di far vedere che nel Toro del futuro può starci anche lui. Ancora fuori Niang a cui si è aggiunto Berenguer, che rischia di non essere convocato causa  una contusione al ginocchio.