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La storia di Arlind Ajeti – Dalla guerra in Kosovo, al Torino: sognando il Barça di Piqué

Redazione Toro News

I progressi sportivi di Ajeti si notano sempre di più e con il passare dei giorni aumentano anche le società che iniziano a chiedere informazioni su di lui. Gli allenatori delle nazionali giovanili elvetiche lo paragonano ad un certo Murat Yakin: forte fisicamente, tecnico, abile nei passaggi, insuperabile nell'uno contro uno.

Molti club telefonano a casa per sondare il terreno e lo stesso fanno i diversi agenti Fifa i quali però non riusciranno mai a parlare con Arlind. Perché al telefono risponde sempre il padre che nella cornetta ripete sempre la stessa frase: "No grazie, non siamo interessati. Arlind deve innanzitutto finire la scuola". Già la scuola...