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Ci piace sottolineare, prima di guardare a come il Toro é sceso in campo a Genova, il modo in cui mister Ventura ha affrontato l'emergenza-infortuni che ha colpito la sua squadra. Di emergenza si tratta: il tecnico ha...
Ci piace sottolineare, prima di guardare a come il Toro é sceso in campo a Genova, il modo in cui mister Ventura ha affrontato l'emergenza-infortuni che ha colpito la sua squadra. Di emergenza si tratta: il tecnico ha basato il suo gioco sugli esterni alti, ne ha voluti allo scopo addirittura sei per due posti, e ci ha lavorato fin dal ritiro estivo.Ebbene, a tale morìa di tornanti, si é reagito come non ci fosse non solo un'emergenza, ma neppure un problema; anzi, l'allenatore ha opposto alla jella un sorriso per l'opportunità di provare nuovi tipi di gioco.
Ecco, questo ci sembra l'atteggiamento alla base di ciò che poi si é tradotto, con successo, sull'erba di Marassi. Questo il vero coraggio: calma interiore, sicurezza della bontà del proprio lavoro, fiducia nelle proprie capacità.Vanno da sé, poi, i momenti che il coraggio hanno reso palese, quelli più eclatanti: il ragazzino che proprio nella serata -sulla carta- più difficile e prestigiosa vive il suo debutto assoluto da titolare nella squadra in cui é cresciuto; e il centravanti mandato in campo in sostituzione di un centrocampista (proprio del ragazzino) con la squadra che non sta perdendo, non più, ma sta portando a casa un pareggio su cui qualunque allenatore avrebbe messo la firma.
Il Toro contro la Sampdoria ha sofferto, é andato sotto, ha dato la sensazione che fosse la notte dei blucerchiati destinati a dilagare. Ma non ha mai avuto paura, ha affrontato con tranquillità le sfuriate dei padroni di casa. E ha colpito alla prima azione, come una grande squadra.La notte é perfetta per i granata: si frantumano la cabala (giovani tifosi già maggiorenni non avevano mai visto un successo a Genova) e statistiche storiche (più tardi ne daremo conto), segnano il giovane frutto del vivaio ed il capitano, l'attaccante adattato all'ala anziché intristirsi si esalta, il difensore pezzo pregiato ritrova la Nazionale (salterà la prossima di campionato) e la felicità deborda.Difficile richiamare alla calma e ricordare che siamo, ancora e solamente, alla settima di campionato.
(foto M.Dreosti)
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