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CONTROCORRENTE

La vittoria contro il Milan è una ventata di speranza per l’Europa

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
Controcorrente di Gino Strippoli – I Granata salutano i tifosi con una grande vittoria

Il commiato con la fine del campionato nella propria casa, lo Stadio Grande Torino, non poteva essere più bello attraverso una vittoria schiacciante contro i rossoneri, secondi in classifica. Tre punti che consentono al Toro di vivere ancora quella speranza che ha per nome Conference League. E’ un soffio di speranza legato ovviamente ad un concatenarsi di risultati primi fra tutti la vittoria della Fiorentina in Europa e i vari scontri nell’ultima giornata di campionato, primo fra tutti la trasferta dei granata a Bergamo. In teoria si potrebbe trovare un'Atalanta, che ricordiamolo è già qualificata per la Champions League,  magari  Campione d’Europa League e tranquilla dal punto degli stimoli, insomma più abbordabile del previsto anche se, conoscendo Gasperini, cercherà la vittoria davanti al proprio pubblico per festeggiare al meglio questa stagione.

La partita contro il Milan il Toro l’ha giocata al meglio delle proprie possibilità anche se obiettivamente bisogna riconoscere che Pioli ha fatto scendere in campo una squadra forza b con molti titolari in panchina. Al di là di ciò i granata dovevano vincere e lo hanno fatto bene trascinati da uno Zapata, carro armato, che ha segnato il suo 13° gol.  Per tutta la partita hanno cercato di fermarlo in ogni modo, strattonandolo, contrastandolo duramente ,  ma lui è stato imperioso nel travolgere ogni avversario che gli si presentava davanti. Il gol di testa è una sua specialità ma il lancio dalla trequarti di Rodriguez è stato perfetto. Già quel capitano silenzioso che ha giocato forse la sua ultima partita in maglia granata, da grande professionista, condita da un grande gol che ha chiuso la partita. Una partita d’addio da incorniciare.

Ha  funzionato bene il centrocampo a tre tra Linetty  a fare legna come sempre e Ilic e Ricci a far girare la squadra. Il serbo in più ha concluso questa stagione tra molti bassi e pochi alti con un il gol del raddoppio grazie all’ennesimo assist di Bellanova.

Ancora una volta la retroguardia granata capitanata da Buongiorno è stata impeccabile con il ragazzo del settore giovanile granata che ha disputato una partita di alto livello dando mai tregua agli attaccanti rossoneri, sempre con interventi di anticipo. Il ragazzo è un giocatore affermato e da Nazionale. Adesso il quesito che viene in mente a tutti: rimarrà in granata?

Molto bene ha giocato Masina, sempre molto attento, anche se quel laccio al collo su Pulisic e relativo rigore segnato da Bennacer aveva quasi innescato una idea di rimonta del Milan. Il ragazzo è bravo e deve essere confermato, ha fisicità e difficilmente perde la concentrazione. Tameze ha sofferto la vivacità di Okafort nel primo tempo e nel secondo tempo si è trovato un certo Leao che gli è andato via una sola volta, alla fine nessuno dei  suoi due avversari hanno segnato.

In avanti Pellegri si è battuto bene mentre Milinkovic-Savic si è ben disimpegnato in tre interventi sui tiri di Okafor, Jovic  e di Leao, non difficili ma comunque bravo e attento.

Adesso la palla corre verso la puntata finale dell’ultima giornata in quel di Bergamo. L’unica riflessione potrebbe essere:  ma questo Toro se mai dovesse entrare in Conference League che futuro potrebbe avere? Tenendo presente l’allenatore nuovo, una squadra che perderà molti pezzi e quindi da rifare, i preliminari da giocare e quindi iniziare in anticipo la stagione con le conseguenze che possono esserci se non si costruisce un organico di un certo livello. Già!


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