Non è stata una partita assolutamente facile quella giocata dal Torino al Penzo contro il Venezia: primo perché le squadre allenate da Di Francesco sanno da sempre giocare al calcio, con ottimi schemi e senza paure referenziali, secondo perché i granata giocavano contro chi mister Vanoli aveva portato in serie A e una certa rivalsa i lagunari l'avevano. Infatti la partita ha vissuto in un equilibrio non indifferente con più rischi per il Torino, attraverso due contropiedi finali ma anche due staffilate di Nicolussi Caviglia che hanno esaltato i guantoni di Milinkovic Savic, un portiere che con Vanoli sembra un' altro giocatore rispetto agli anni passati.
CONTROCORRENTE
La voglia di vincere di Vanoli non ha confini
Ma alla fine la voglia di non arenarsi di Mister Vanoli in un pareggio ha prevalso con la sua voglia di vittoria insieme ai suoi ragazzi. Le tre punte schierate nel secondo tempo sono state indice di coraggio per cercare di scardinare la difesa avversaria. Ecco questo è il gesto di un allenatore che ha mentalità vincente ma anche saggio quando dopo aver preso le due ripartenze sul finale della partita ha immediatamente cambiato tattica facendo uscire Adams per rinforzare la retroguardia e il centrocampo. Nelle due ultime partite hanno segnato due esordienti in granata Adams e venerdì Coco: mica male! Tra l'altro il centrale granata ha giganteggiato di testa e di piede in difesa andando poi anche a segnare il gol della vittoria. Ottimo anche l'esordio di Borna Sosa, un ragazzo che ha piede fino e che ha messo in area 4 cross tesi che hanno creato pericoli ai lagunari. Il ragazzo ha ottime qualità anche nella fase difensiva come quando ha salvato il Toro da un contropiede in tre contro uno con un intervento al 56' in scivolata.
Il Toro ha giocato per vincere ma non era facile con un Venezia ben messo in campo. Ci ha provato Adams con un tiro secco e preciso ma Joronen ha parato da campione, poi ci ha provato Ricci e ancora il portiere del Venezia ha salvato in angolo, poi Ilic ma il suo tiro è risultato troppo centrale ed è finito tra le braccia del portiere, fino alla testa di Coco che ha gonfiato la rete avversaria. Il rimando alla scorsa stagione appare chiaro: questo Toro ha una mentalità sicuramente più vincente, basti solo vedere le conclusioni in porta di questa partita rispetto alle tante dell'anno passato quando i granata arrivavano al tiro in porta una sola volta in 90 minuti.
Sicuramente non è ancora un Toro perfetto perché la difesa ha ballato più di una volta e il centrocampo a volte ha coperto poco, ma dobbiamo ricordare che gli ultimi arrivi per la retroguardia devono ancora essere innestati, ma anche i pochi minuti di Pedersen e di Walukiewicz giocati a Venezia sono stati già incoraggianti. Zapata è stato un po' sottotono ma il capitano granata non si è mai risparmiato tentando la via del gol nell'unica occasione capitatagli di testa, ma bravo a aiutare come sempre il centrocampo. Adesso arriva la pausa e servirà a Vanoli per conoscere meglio i nuovi arrivati anche se alcuni di essi saranno nelle rispettive nazionali. A Venezia il Toro ha giocato da Toro, un Toro con mentalità vincente capace di vincere anche nelle difficoltà.
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