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L’agonia continua…

Redazione Toro News
Secondo scontro diretto in casa e secondo pareggio. L’articolo potrebbe finire qui. Come contro la Reggina Novellino rinuncia a giocare dopo aver chiesto e non ottenuto un regista dal mercato; gli ultimi venti minuti senza un giocatore in...

Secondo scontro diretto in casa e secondo pareggio. L’articolo potrebbe finire qui. Come contro la Reggina Novellino rinuncia a giocare dopo aver chiesto e non ottenuto un regista dal mercato; gli ultimi venti minuti senza un giocatore in grado di gestire positivamente un pallone hanno avuto il risultato di concederci completamente al Chievo e a rinunciare a giocare (non che prima si fosse visto gran che) sperando che gli ospiti non segnassero, cosa che poi puntualmente non è accaduta.

Rosina, croce e delizia di questo Torino, nel 2008 è stato fatto giocare anche in condizioni atletiche non soddisfacenti con il risultato di esporlo a brutte figure dannose per lui e per l’economia della squadra poi oggi che stava bene, nel momento in cui potevi sfruttare la sua velocità e la sua tecnica in contropiede per gestire palla, viene tolto dal campo in maniera ingiustificata, mah!

Come strana è parsa la sostituzione di Dzemaili nel momento in cui si vedeva chiaramente che il Torino era in difficoltà a meta campo. Novellino ha detto che con le due punte abbiamo giocato meglio, per me o qualcuno non ha rispettato le consegna o c’era da correggere qualcosa; dopo il gol di Ventola il Chievo si è impadronito del campo ed ha creato situazioni pericolose e generato apprensione nella retroguardia granata che sono sfociate nella serie incredibile di errori che hanno portato al gol di Italiano. Prima il calcio d’angolo regalato da Dellafiore (ma nessuno gli ha detto che era solo in area?) poi la respinta di pugno di Sereni al posto della presa (ma si sa che il nostro portiere ottimo fra i pali difetta un po’ di coraggio nelle uscite e nei cross) e poi la serie di giocatori granata che si sono girati al tiro di Italiano anziche opporre il corpo o la testa per respingerlo (ma pensavano di essere in allenamento?)Probabilmente la punta che non è stata tolta al momento del cambio di Rosina doveva uscire per fare spazio a Barone e infoltire il centrocampo lasciando in campo Dzemaili o inserire Pisano al posto di Rubin che era in evidente difficoltà (ah, Pisano non era al meglio come Gasbarroni e allora perché portarli in panchina e mandare in tribuna Saumel o aveva problemi anche lui?)

Le porte chiuse non servono all’allenatore per creare un clima di lavoro ideale ai giocatori, servono per evitare che giornalisti e tifosi vedano quello che accade sul campo e che possano farsi un giudizio sul “lavoro” che gli strapagati professionisti svolgono per un paio di ore ogni giorno.Le porte chiuse sono giustificabili nell’ultimo giorno di allenamento per curare eventuali schemi su palle inattive (ma penso che non se ne facciano perché ogni punizione viene calciata direttamente in porta o viene buttato il pallone a casaccio in area di rigore)

L’unica cosa positiva della giornata è che abbiamo recuperato un punto su Bologna e Lecce, ma questo serve solo per prolungare l’agonia, a meno di miracoli il finale è già stato scritto da tempo.

Non ho volutamente commentare l’operato dell’arbitro perché oggi gli errori fatti dai giocatori del Toro e dal suo allenatore sono di gran lunga maggiori di quelli fatti da Trefoloni che ha negato rigori sia al Torino che al Chievo.

Il bel gol che ha segnato Ventola purtroppo non è servito a niente se non a dare un po’ di morale al giocatore.